Arcipacchia che taun

<<Più in generale, queste saranno le principali azioni cui daremo corso sul fronte culturale: ...
...Riapertura del circolo Arci Taun nella sua sede storica, perché Fidenza possa ritornare al centro di un circuito culturale indipendente che ha trovato nel Taun un importante contenitore e luogo di produzione artistica>>.
Questo quanto scrive il sindaco Andrea Massari nel suo Programma di Mandato a proposito dell'Arci Taun, un circolo privato situato in locali di proprietà comunale, che si colloca nell'ambito dei Circoli Arci e si caratterizza per un'ampia programmazione musicale live finalizzata alla promozione dei gruppi emergenti.
Chiuso per improcrastinabili lavori di ripristino e ristrutturazione dei locali  (impermeabilizzazione contro le infiltrazioni d’acqua, agibilità di una sala ancora chiusa dopo il crollo del soffitto un paio d’anni fa e altro) oramai è prossima apertura, e qui casca l'asino.
Tutti sanno che i locali, di proprietà comunale, finiti i lavori di ristrutturazione, si dice costati dai 180 ai 200 mila euro, saranno gestiti dall'Arci Taun, come anticipa il sindaco nel suo già citato Programma di Mandato e come promesso in campagna elettorale.
Detto questo, è deprimente constatare la miserevole ingenuità della deliberazione di giunta comunale del 24 settembre scorso dove si è ricorsi ad un pubblico avviso al fine di individuare, santa ipocrisia, il soggetto idoneo a gestire i 250 mq del locale con un canone che secondo le ultime quotazioni disponibili viene calcolato in € 875 al mese ma, in considerazione dell'uso vincolato a circolo ricreativo, viene definito dalla deliberazione di giunta in 300 € mensili e la concessione avrà la durata di 5 anni.
Arcipacchia che Taun.
Questo quanto scrive il sindaco Andrea Massari nel suo Programma di Mandato a proposito dell'Arci Taun,  un circolo privato situato in locali di proprietà comunale, che si colloca nell'ambito dei Circoli Arci e si caratterizza per un'ampia programmazione musicale live finalizzata alla promozione dei gruppi emergenti.Chiuso per improcrastinabili lavori di ripristino e ristrutturazione dei locali in questione (impermeabilizzazione contro le infiltrazioni d’acqua, agibilità di una sala ancora chiusa dopo il crollo del soffitto un paio d’anni fa e altro) oramai è prossima apertura, e qui casca l'asino.
Tutti sanno che il locale, di proprietà comunale, finiti i lavori di ristrutturazione, si dice costati dai 180 ai 200 mila euro, sarà gestito dall'Arci Taun, come anticipa il sindaco nel suo già citato Programma di Mandato e come promesso in campagna elettorale.Detto questo, è deprimente constatare la miserevole ingenuità della deliberazione di giunta comunale del 24 settembre scorso dove si è ricorsi ad un pubblico avviso al fine di individuare, santa ipocrisia, il soggetto idoneo a gestire i 250 mq del locale con un canone che secondo le ultime quotazioni disponibili viene calcolato in € 875 al mese ma, in considerazione dell'uso vincolato a circolo ricreativo, viene definito dalla deliberazione di giunta in 300 € mensili e la concessione avrà la durata di 5 anni.Arcipicchia che Taun.
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