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Ardenne; si comincia.

Creato il 15 aprile 2010 da Manuel
Ardenne; si comincia.
DOPO I GIGANTI DELLE PIETRE GRIGIE, TORNA IL RAGAZZO D’ORO DEL LUSSEMBURGO.
PER BRAVURA, FORZA DI SQUADRA E TALENTO, SARA’ PROBABILMENTE LUI L’UOMO DI RIFERIMENTO PER GLI AVVERSARI, CHE PROPRIO NON MANCANO.
Andy Schleck è nato in Lussemburgo nel 1985. Il Sampei della bassa è un bel giovanotto di oltre 180 centimetri, fratello minore di Frank suo compagno di team, ed ha fatto il suo esordio come professionista nel 2005 all’allora GS CSC, oggi Saxo Bank. Cresciuto sotto l’occhio attento di Bijarne Riis, Schleck rappresenta per il suo DS quel sogno color giallo, che il danese non era riuscito a rendere concreto con Ivan Basso.
La carriera del giovane e talentuoso ciclista-pescatore prese il volo sulle strade di casa nostra, con un bel 2° posto al Giro d’Italia del 2007, dietro all’allora vincitore Danilo Di Luca. Con quel piazzamento nella corsa rosa, Schleck vinse la maglia bianca come miglior giovane. Anche al Tour ha vinto per due volte la maglia bianca, ma quella nostra è più bella.
L’anno scorso, Andy ha vinto da campione la Liegi-Bastogne-Liegi, partendo da solo a diversi chilometri dalla fine, ed arrivando in vincente solitudine al traguardo. Il suo periodo d’oro è continuato in estate, quando si è classificato al 2° posto nella classifica finale del Tour de France, in mezzo a tali Contador Alberto e Armstrong Lance. Ragazzo molto forte di testa, sarà l’uomo che sulle strade delle Ardenne riceverà le attenzioni di tutti i pretendenti alle vittoria, soprattutto per la Liegi-Bastogne-Liegi.
Gli avversari non saranno pochi; da Valverde a Evans, da Kruzigher a Cunego, da Nibali a Pellizotti, da Armstrong a Gilbert, solo per citarne alcuni. Di Valverde ormai non ne possiamo più. Ma forse, più che di lui, siamo stufi agri della situazione da circo da mezze calzette che gli è stata costruita intorno. Per Cadel Evans arrivano i primi veri obiettivi della stagione. Soprattutto in questo periodo, una sua affermazione in una delle 3 rimanenti classiche sarebbe acqua benedetta per il Team BMC, dopo la botta che ha coinvolto Ballan per l’inchiesta italiana sul doping.
L’allegra brigata del Team Liquigas si dividerà prima tra Giro del Trentino e classiche, fino alla Liegi dove i fantastici 4 (Pellizotti, Kreuziger, Nibali, Basso), saranno riuniti tutti assieme per la solita storia del “Chi comanda oggi? Dai che tiriamo la moneta! Che se poi noi 4 siamo pochi ci mettiamo anche Bennati e il Battaglione San Marco; allegria!”
Philippe Gilbert ha tanta di quella classe che potrebbe essere il più forte avversario del ragazzo d’oro di Liegi. Forse perde punti per la qualità della squadra, al momento imparagonabile con la Saxo Bank di Sampei. Nei confronti di Damiano Cunego i punti di domanda sono diversi; 1°) correrà? Mica per niente, ma con questa rogna che coinvolge la Lampre in toto, meglio non scherzarci troppo. 2°) che Cunego avremo al nord? Lui vuole la Liegi. Il problema è che lui è da 4 anni che la vuole. Forse dovrebbe dire che vuole il Lombardia, e allora stai a vedere che gli riesce il colpo grosso. Eterno punto di domanda sul ciclismo di casa nostra, il “bocia” di Cerro Veronese sarà il nome di riferimento insieme a Nibali per Casa Italia. Forse, grazie allo straordinario Cancellara del Fiandre e della Roubaix, e del gran casino arrivato dall’inchiesta mantovana, di Damiano si è parlato tutto sommato poco. Quello che solitamente preferisce lui, per rendere al meglio.
Amstel, Freccia & Liegi; signori in carrozza che fa rima con Sgarbozza. È tempo di Ardenne, e poi sarà conto alla rovescia verso la grande festa di noi appassionati italiani, inchieste sul doping permettendo.

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