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Aree di Ricavo per gli Editori

Creato il 24 febbraio 2014 da Pedroelrey

Fre­de­ric Fil­loux dalle colonne del suo Mon­day Note, spa­zio set­ti­ma­nale di ana­lisi del mondo dei media e delle sue ten­denze, pub­blica oggi una tavola rias­sun­tiva delle aree di ricavo per gli edi­tori e dei trend di cia­scuna di queste.

Si con­ferma, se neces­sa­rio, che non esi­ste IL modello di busi­ness ma che cia­scun edi­tore, cia­scuna testata deve ricer­care il pro­prio in base alle pro­prie carat­te­ri­sti­che, al pro­prio pub­blico e, ovvia­mente, il suo expertise.

È inte­res­sante notare come nel com­plesso sia l’area del B2B quella che secondo il Gene­ral Mana­ger Digi­tal di «Les Echos» pre­senta migliori opportunità.

L’area delle ven­dite, degli abbo­na­menti, e della rac­colta pub­bli­ci­ta­ria clas­sica — colonne e ban­ner — è invece quella che minor pro­spet­tive offre.

Secondo  Fil­loux sono invece buone le pos­si­bi­lità degli abbo­na­menti digi­tali e per mobile. Detta così, in assenza di una miglior e più pun­tuale qua­li­fi­ca­zione, non  con­di­vido, in par­ti­co­lare per quanto riguarda il nostro Paese sto­ri­ca­mente refrat­ta­rio agli abbo­na­menti diver­sa­mente da altre nazioni.

Eventi e con­gressi sono un seg­mento affol­lato e il suc­cesso dipende da una sot­tile com­bi­na­zione dei ricavi deri­vanti dai get­toni di pre­senza dei par­te­ci­panti vs quelli da spon­so­riz­za­zione, ma anche dalla capa­cità della reda­zione dei contenuti.

Intel­li­gence e sur­veys sono un’area attraente ma richie­dono una grande espe­rienza per fare la dif­fe­renza. Pochis­simi media pos­sono man­te­nere la pro­messa e giu­sti­fi­care l’alto prezzo soli­ta­mente cor­re­lato a tali offerte.

For­ma­zione e MOOCs rap­pre­sen­tano un poten­ziale di diver­si­fi­ca­zione inte­res­sante per alcune pub­bli­ca­zioni azien­dali. In par­ti­co­lare per testate/editori con una forte voca­zione specialistica.

La matrice illu­stra anche la com­ples­sità della pro­get­ta­zione e ven­dita di una gamma così ampia di pro­dotti a per­sone fisi­che o giu­ri­di­che, aziende. Solo un pic­colo numero di orga­niz­za­zioni di noti­zie avrà il per­so­nale e le com­pe­tenze per affron­tare una così ampia gamma di oppor­tu­nità; per le altre si tratta di com­pren­dere se esi­ste la pos­si­bi­lità di sfrut­tare la forza ed il valore del pro­prio brand per ven­dere que­sti con­te­nuti ester­na­liz­zando la for­ni­tura dei contenuti.

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Pier Luca Santoro
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