Renato Maltoni forse è morto. Accanto ad un uomo morto di infarto in Argentina sarebbe stato trovato un passaporto italiano con le generalità di Renato Maltoni, pedofilo latitante.
Il ritrovamento è avvenuto Pin un ostello di Salta, a oltre 1.000 chilometri a nord di Buenos Aires.
L’uomo aveva ben 4 passaporti ed uno era proprio quello dell’ex insegnante Renato Maltonidi Moretta, Cuneo, che mesi fa fece perdere le sue tracce in Italia, quando la Cassazione confermò la sua condanna a 11 anni e 2 mesi per pedofilia.
Un vero mistero, infatti l’uomo era arrivato nell’ostello il 5 luglio presentandosi come un antropologo boliviano Fernando Zurita di 62 anni, ed aveva esibito un passaporto per altro poi ritrovato accanto al corpo. Gli altri passaporti sono quello italiano, uno peruviano e uno del Paraguay. La proprietaria dell’ostello avrebbe dichiarato alla polizia locale che l’uomo parlava diverse lingue correntemente e certamente spagnolo, francese, tedesco e inglese. In precedenza l’uomo era stato pure a Cordoba. E’ un blog locale, ovvero di Salta a sottolineare che Maltoni già conosceva la zona perchè, nel 2008, aveva insegnato nella scuola italiana di Mendoza. E’ lo stesso blog a cercare di dimostrare che il morto sia proprio Maltoni. Nella stanza dell’ostellosono stati trovati anche dollari, euro e pesos argentini per l’equivalente di 80.000 euro, un computer, tre chiavette ultimo modello e un’agendina con indirizzi web relativi alla prostituzione.
Renato Maltoni, 64 anni, ex professore di lettere per oltre 20 anni nella scuola media di Moretta, appassionato di antropologia e specializzato negli studi dei popoli dell’America del sud, era stato condannato per aver abusato di una trentina di ragazzi dell’Ecuador. Le indagini erano scattate dopo una perquisizione all’aeroporto di Caselle: l’uomo portava dal sud America decine di filmati pedopornografici.