Istrionico, showman, sfrontato nello sfidare le critiche, senza peli sulla lingua, davanti o lontano da telecamere e taccuini. Ma comunque sia, il risultato è sempre lo stesso: tutto ciò che lo riguarda fa sempre notizia e rompe le barriere della mediocrità che caratterizza le sue squadre, e forse la mediocrità generale che da alcuni anni attraversa il calcio argentino. Ricardo Caruso Lombardi riesce suo malgrado ad essere il personaggio del week end: dopo aver, infatti, presentato sabato le dimissioni da allenatore del Quilmes, subito dopo la caduta casalinga contro l’Estudiantes, El Tano il giorno dopo ha fatto marcia indietro e resterà dunque al timone del Cervecero fino alla conclusione del Torneo Final. “Se me ne andassi, sarei un traditore”, avrebbe dichiarato a Canchallena.com il tecnico.
Le dimissioni di Caruso Lombardi sono rientrate dopo una riunione straordinaria svoltasi allo stadio Centenario di Quilmes ieri mattina, in cui l’allenatore prima dell’allenamento della squadra ha avuto un confronto con i vicepresidenti Meisnzer e Coloma e cinque giocatori ‘di peso’ della rosa: Miguel Caneo, Rodrigo Braña, Pablo Garnier, Facundo Diz e Fernando Telechea.
Secondo la dirigenza del Quilmes, la annunciata rinuncia all’incarico dello scorso sabato sarebbe quindi stata esclusivamente una calentura del momento, ossia una ‘rabbia passeggera’ che avrebbe avuto Caruso, frustrato dalla quarta sconfitta in 10 partite della sua seconda gestione quilmeña, che complica maledettamente la lotta per non retrocedere della squadra della birra.
Caruso Lombardi ci proverà ancora dunque. Il tecnico, accompagnato dalla fama di mago della salvezza, allena dal 1994 ed è passato per 13 club, la maggior parte dei quali militanti nell’Ascenso, l’espressione con cui si indica in Argentina l’insieme delle serie inferiori. La sua prima esperienza nella massima divisione giunse nel 2007 quando fu chiamato a prendere le redini dell’Argentinos Juniors. Questi i risultati più rilevanti della sua carriera:
1)la salvezza in Primera B Nacional con Estudiantes de Caseros nel 1997 e la promozione alla A sfiorata con questa squadra l’anno successivo
2)la promozione in A con il Tigre nel 2005
3) la salvezza in A con il Newells nel 2008
4)la salvezza in A con il Racing nel 2009, dove fece 30 punti in 16 partite evitando la Promoción,spareggio promozione/retrocessione
5)la salvezza in A nel 2012 con il San Lorenzo de Almagro, che condusse nella Promoción contro l’Instituto de Córdoba
6) La salvezza in A con l’Argentinos Juniors nel 2013 con vittoria in trasferta all’ultima giornata contro il Newells campione del ‘Tata’ Martino.
Ma proprio alla guida del Quilmes nel 2011, Caruso Lombardi ha già vissuto l’esperienza della perdita della categoria: al termine della stagione 2010/11 il Cervecero con 39 punti non era riuscito a rialzare il Promedio, finendo ultimo nella speciale classifica della media punti triennale con 1,026 punti a partita.
Per il momento la media attuale è 1,186 punti per ogni incontro e mancano 6 giornate. Ce la farà el bombero del descenso, il pompiere della salvezza, a spegnere un altro incendio?
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