Argiolas a Stoccolma, voglia di Sardegna...

Da Alrofood

Scusate l'assenza dal blog ma fra il lavoro e la mascotte dell'MT-Challnege di Febbraio malatuccio per tutta la settimana appena conclusa, non ho avuto a malapena il tempo di leggere i commenti che mi avete lasciaro. Diversi numeri del quotidiano che ogni mattina ci viene recapitato alla porta di casa si erano accumulati nella cassetta della posta...
Ma adesso ci si rimette al lavoro! Sono iniziate ad arrivare le prime ricette dell'MTC di Febbraio e la settimana prossima si conclude anche il contest Hart-to-Hart dove sono stato chiamato a far parte della giuria per la miglior foto con oltre 180 foto da visionare!!
Ma non era di questo che volevo parlare... ma di Antonio Argiolas e dei vini di questa azienda decisamente a conduzione familiare.
L'occasione per la sua visita a Stoccolma il mese scorso e' stato il Top Italian Wines Roadshow organizzato dal Gambero Rosso a Stoccolma. Ormai al suo quarto appuntamento, quest'anno l'evento e' stato ospitato al Grand Hotel di Stoccolma nella bellissima sala degli specchi: Spegelsalen.

56 produttori italiani selezionati fra i vincitori dei Tre Bicchieri della Guida del Gambero Rosso hanno presentato oltre 200 vini fra cui molti dei Tre Bicchieri 2011.
Per i consumatori svedesi e' stata un opportunita' unica per scoprire nuovi produttori e nuovi vitigni al momento non presenti nel mercato locale (in Svezia vige il monopolio di stato).
Nel mio girovagare, con bicchiere in mano, fra i tavoli degli espositori mi sono soffermato a lungo a degustare vini del meridione: Cusumano, Librandi, Donnafugata, Planeta e Settesoli.

Il sud Italia e' ben rappresentato nei catalogi del monopolio di stato svedese ma troppo spesso solo con vini di fascia medio bassa e si fatica spesso a trovare i vini di punta.
La sera prima dell'evento al Grand Hotel di Stoccolma, Antonio Argiolas con il suo importatore svedese (Enjoy Wines) hanno organizzato una interessantissima degustazione dei vini di questa prestigiosa cantina sarda nell'enoteca Grappe.

Il nonno Antonio inizio' nel 37 con 3 ettari, producendo vino sfudo e da taglio. Poi nel 1980 la svolta decisa verso i vini di qualita' quando i due figli iniziano a lavorare nella azienda.



L'incontro con Giacomo Tachis e l'inizio di una lunga collaborzaione. Si parte con un progetto ambizioso tutto volto alla produzione di vini di alta qualita' in una regione decisamente poco considerata. Otto anni di lavoro e nel 1988 nasce il capolavoro Turriga.


La filosofia dell'azienda e' chiara: si punta solo su uve locali. Una scelta coraggiosa specialmente in quegl'anni. Puntare sulle proprie tradizioni e sul territorio convinti del suo potenziale e senza cedere alle mode.
Si fa molta ricerca per selezionare i cloni, sviluppare le tecniche migiori per coltivare le diverse varieta' locali e per l'ottimale vinificazione e affinamento. L'azienda inizia una serie di collaborzioni con l'universita di Cagliari ed altre negli Stati Uniti. Al momento sono impegnati in progetti con 4 diverse uniuversita'.
L'occasione e' stata resa ancora piu' ghiotta dalla presentazione in prima mondiale assoluta dei 2 nuovi vini di Argiolas:
Iselis Bianco, Isola dei Nuraghi IGT 2009 a base di uva Nasco di solito impiegata per vini dolci. Un 15% di vermentino per sostenere l'acidita' finale del vino.
Iselis Rosso, Isola dei Nuraghi IGT 2008 a base di uva Monica con aggiunte di Carignano per dare piu colore ed aumentare l'eleganza del vino. 12 mesi in barrique. L'intenzione e di fare' un vino importante a base di Monica. Decisamente riuscita questa prima annata. Molto giovaneancora presentava forti noti di barrique.
Ma abbiamo assaggiato anche:

Selegas Nuragus dei Cagliari 2009 a base di Nuragus, una delle prime uve coltivate dal nonno Antonio inizialmente usato come vino da taglio. Non fa legno questo vino.
Perdera Monica di Sardegna 2007. Uve Monica 90% con una piccola aggiunta di Carignano e Bovale. Il Carignano proviene dalla zona più a sud della Sardegna, il Sulcis, precisamente a Is Solinas, terreni sabbiosi con matrice argillosa a 200 metri dal mare. Le viti sono pre-fillossera.
Costera Cannonau di Sardegna 2008, ottima struttura ed equilibrio. Fruttato con note di cuoio e dal gusto lungo. Fa 10 mesi in barrique. Un uva ricca di polifenoli che si dice sia il segreto della notevole longevita' dei sardi.

Naturalmente non poteva mancare il mitico Turriga (vendemmia 2005) con la sua splendida etichetta che ritrae la statuetta della dea Mater Mediterranea rinvenuta nei vigneti in localita' Turriga e che adesso si torva nel museo di Cagliari.

Grazie ad Antonio per la passione, il calore e l'entusiasmo con cui ha presentato l'azienda di famiglia, i suoi prodotti e la sua terra....


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