- VICCHIO
Il sillogismo è un ragionamento deduttivo che consente nel passare con la mente da una verità generale a una particolare mediante una proposizione intermedia; per Aristotele è la forma fondamentale con cui si muove il pensiero e si basa sul principio di identità, per cui una cosa è sempre uguale a se stessa e ogni contraddizione è un errore; per Hegel ogni concetto si converte nel suo opposto (tesi e antitesi) e da questa contraddizione deriva un concetto più elevato, che è la sintesi (operazione mentale mediante la quale si unificano elementi singoli e molteplici, collegandone il significato); per Bicefalo: “Dalle contraddizioni il frutto di nuove verità”. Per vedere la realtà vera è indispensabile conoscere le parole e il loro significato. Quando i lavoratori ambivano a diventare la classe dirigente del Paese, la superiorità del padrone veniva spiegata perché lui conosceva più parole dei suoi dipendenti. Non era il possesso dei mezzi di produzione e di molto denaro a determinare la sua superiorità, ma l'ultima parola che faceva restare a bocca aperta e vuota il lavoratore. Vi ricordate di Menenio Agrippa? Perciò conoscere le parole con il loro complesso significato è fondamentale per riuscire prima a capire, poi analizzare e con efficacia a replicare, successivamente riproporre e fortemente argomentare le rivendicazioni. Quando l'ultima parola del padrone non ha una replica adeguata e convincente, praticamente il lavoratore ha già perso. Senza la parola, base di un ragionamento, manca la teoria sulla quale poggia la concretezza... E l'era della Ciarla? -interrompe bruscamente Ascanio- Albertino tace e cade il silenzio nella Sezione, poi si schiarisce la gola e riprende a parlare: l'era della Ciarla? E' la prova del nove di quanto ho prima detto. Di fatto la parola è importantissima perché consente addirittura di far credere anche ciò che non esiste, pensate a quanti castelli furono costruiti sull'aria di corpo fritta in quel periodo. Bene?Per il prossimo mercoledì nessun compito a casa: è l'anniversario della Rivoluzione d'Ottobre. Buonanotte. (Ricordo da un racconto di
Vasco).
DRITTO E ROVESCIO
All'amico di partito
veloce carpì il governo
sulla medaglia inciso
suo volto giovane e fiero
pregiato rottame coniato.
Il rinnovatore governante
unico nella storia esistente
ritmo frenetico e gioviale
alla società paludosa impose
bonifiche con occupazione.
Fu liberale destra sinistra
illiberale democratico riformista
controriformista reazionario farsa
apparenza eloquenza illusionista
affrontava bacchettando ogni problema.
Dame e cavalieri rivoltarono la veste
gli Onorevoli a Montecitorio il settore
tutti sgomitavano per vederlo e salutare
tante teste cambiarono modo di pensare
per il culo dove più comodo si siede.
-Renzo Mazzetti-
(7 aprile 2015)
Vedi: RADIO MOSCA (18 settembre 2015)