Ah, quella festa di Capodanno. La seconda a cui andavo, da solo, dopo la cena coi parenti. Mi faceva sentire grande essere parte del jet set della città. Che poi, alla fine, la festa era in una pizzeria e il jet set era il gruppo di amici con cui ero cresciuto con l’aggiunta di gente più grande e altri individui che non conoscevo. Tra i partecipanti a quel miscuglio di speranza, sudore e fatica per il cenone, c’eri anche tu con un vestito nero che nella penombra ti rendeva ancora più affascinante. Io avevo un maglione gigantesco, dei pantaloni un po’ stretti e scarpe scivolose. La mia eleganza molto riconoscibile. Non ho mai capito se quel maglione ti abbia fatto tenerezza o siano stati i pantaloni, o forse entrambe le cose unite alla mia incapacità di combinare due passi di danza assieme, ma ricordo bene l’aria fresca che abbiamo respirato a pieni polmoni e che sapeva di nuovo, per l’anno che iniziava, e di buono per il “noi” che sentivamo ne avrebbe fatto parte.
Playlist aggiorata, buon ascolto! ;)