In queste settimane, in cui mi sono divertita a scattare foto qua e là per il mio giardino e per il mio orto, non ho potuto fare a meno di ripensare a questo libro,Il giardiniere goloso di Cristina Bay e Gottardo Bonacini.
Pensateci… non capita anche a voi di incantarvi osservando uno spazio coltivato?! … un cortile, un lembo di terra, un terrazzo… possono davvero trasformarsi in straordinarie stanze all’aperto, quando sono animate dalla magia colorata della vita vegetale.
Un frammento della loro introduzione: “Una vita che ci viene restituita arricchendoci, perché, se giardino e orto significano indubbiamente duro lavoro e anche impegno economico, grande è il privilegio di poter gustare un frutto appena colto dalla pianta, intenso il piacere di poter assaporare il profumo di un’erba, un vero dono il saper godere della bellezza di una pianta, l’essere capaci di osservarla e accudirla fino a diventarne complici. E sarà proprio in questa complicità con le nostre piante che il loro star bene diventerà il nostro benessere.”
Mi viene da chiedermi allora chi sono veri giardinieri.
Forse… quelli per i quali l’orto-giardino diventa una necessità di vita, anche se stretto fra una linea ferroviaria e un canale, o ai margini della città, tra un cavalcavia e una fermata d’autobus, perché per usare le parole di un grande maestro come Russell Page “un giardino vive soltanto quando rappresenta l’espressione di una fede, l’incarnazione di una speranza e un inno di gioia.”
Un esempio di grandioso giardiniere