Dopo quasi un anno, è ai blocchi di partenza su Raidue, tutti i mercoledì, con inizio il 12 marzo alle 21.10, la seconda edizione del “music talent” “The Voice of Italy”, la cui “importazione” si deve a Raffaella Carrà, che ne aveva visto il “format” all’estero, che promette, quest’anno, gira voce, molte sorprese eccitanti, sia nello svolgimento della gara, che nel “cast” di “tutors”, che nel sempre più alto livello di preparazione canora e musicale dei concorrenti.
Qualche novità la si registra già nel regolamento: 14 puntate (se n’è aggiunta una, rispetto al 2013), invariate le “Blind Auditions”, ossia le esibizioni “al buio”, dove gli aspiranti, in tutto 120, saranno ascoltati e selezionati, senza essere visti in faccia, dai “coach”, rimane la “Battle”, dove ci saranno degli sfidanti su un “ring” a coppie che si misureranno assieme sullo stesso brano, sottoposti a ulteriore “decimazione” da parte degli insegnanti, nuova è la terza fase, ribattezzata “Knockout”, dove due talenti della stessa squadra si confronteranno separatamente su un pezzo ciascuno, è poi la volta del passaggio al “Live show” già preesistente, da cui si approda alla semi-finale, con scontri diretti fra gli ultimi 8 partecipanti, due per ogni “team”, che canteranno con il loro maestro e con ospiti canori, infine, dalla confluenza dei voti dei rispettivi “coach” e del pubblico da casa, usciranno i 4 finalisti che dovranno contendersi il titolo di “The Voice”.
Ci sarà un nuovo conduttore, Federico Russo, già voce di “Radio Deejay” – preferito a candidati di provata esperienza fra cui era stato, a suo tempo, avanzato il nome di Francesco Facchinetti (per più annualità alla guida di “X-Factor”) – , “belloccio” ma, si dice, professionalmente preparato, che sostituirà l’attore Fabio Troiano, molto discusso, l’anno scorso, nelle vesti di presentatore e detentore degli spazi “dietro le quinte” e non ci sarà più nemmeno Carolina Di Domenico a occuparsi dei “social network”, al suo posto dovrebbe esserci, salvo improvvisi cambiamenti, Valentina Correani.
Riconfermati tre “vocal coach” su quattro: Raffaella Carrà, una veterana, rassicurante come una “di famiglia”, può ben rappresentare la “tradizione”, Piero Pelù, “metallaro” dall’impudica animaccia “rock”, linguaggio boccaccesco (occasionalmente lanciato oltre i limiti del consentito), “verve” da vendere, energia bruciante, la “trasgressione”, Noemi “la Rossa”, la più giovane, inconfondibile risata che “tramortisce”, ottimo orecchio musicale e indubbie competenze, la “sperimentazione” e l’”innovazione”, all’appello manca Riccardo Cocciante, il più pacato della giuria passata, che ha deciso di “chiamarsi fuori”, gli succederà J-Ax (Alessandro Aleotti, Milano, 05/08/1972), noto “rapper” ed ex-solista degli “Articolo 31”, collaborazioni, in “tour”, con Lucio Dalla, Francesco Guccini e Neffa, si è dichiarato entusiasta di lanciarsi nella nuova avventura, non risparmiando una punta di malignità per il personaggio-simbolo di una trasmissione “rivale” (da “Velvetmusic” 14/01/2014) “ –The Voice- è l’unico talent che ospita cantanti di ogni età, anche chi ha avuto una carriera e non è arrivato dove voleva … Ci sono Pelù e Noemi, discograficamente rilevanti e attivi … mica come Morgan …”.
Sulla carta, promette “scintille” il confronto Pelù – J-Ax, entrambi privi di auto-censure, incorreggibili, imprevedibili e non incasellabili entro schemi prestabiliti, potrebbe scaturirne davvero un gran bel “match”, con esultanza per lo “share” e allora … “match” sia.
[Articolo a cura di Fede]