certe sere la senti con tutta la sua consistenza, l'aria strana.
la senti come i vestiti che ti si attaccano addosso e i capelli che sembrano essere lì solo per farti un dispetto. perchè quando l'aria è strana il tuo corpo non collabora con interesse. le gambe non reggono il peso e le braccia sono pesanti ed inutili. l'aria strana ti fa venir voglia di indossare quelle tute degli astronauti e sentirti goffo per qualcosa che metti e non per qualcosa che sei.
di giorno il caldo ti confonde, ti rallenta perfino i pensieri.
di notte, invece, quella stessa pensantezza trova una sua forma. lucida e invadente.
e io non so più parlare quando tutto mi assale così.