Magazine Diario personale

Aria viziata

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit
Nei giorni festivi, insomma quando sono a casa al mattino, cambio l’aria nella camera da letto.Appena mi alzo, spalanco le finestre, vado in bagno.Piscio e basta. Non mi sciacquo la faccia se non dopo colazione. Detesto tirare secchiate d’acqua in faccia ai miei pensieri appisolati. Mi tengo addosso il torpore del sonno, lo lascio scivolare via lentamente. Dopo colazione lavo i denti, e allora con le mani a coppa scopro con acqua fresca le coperte alla mente pigra, ma ormai sveglia: su, che la giornata chiama!Funziona così, per l’esattezza.
Se sono nei mesi caldi, faccio anche colazione e poi torno in camera a chiudere la finestra, con comodo.Se invece è inverno, torno in camera subito dopo il bagno, a chiudere la finestra.Bastano pochi minuti perché la stanza sbadigli fuori l’aria esausta della notte. Ormai è stiracchiata a sufficienza, piena d’aria frizzante del mattino.Ma se è un giorno feriale e devo andare a lavorare, non spalanco, lascio sonnecchiare nel tepore tutta la stanza.Allora l’aria la cambio alla sera, con la stessa regola.Tanto tempo in primavera-estate (intanto ho su la zanzariera), poco tempo in autunno, pochissimo in inverno.A volte mi distraggo davanti alla tv, e allora la stanza diventa una ghiacciaia.Mi piace, essendo freddoloso, fare in fretta a mettermi il pigiama e rintanarmi al calduccio sotto. Mi piace il mio letargo di otto ore imbacuccato sotto le coperte con l’aria ossigenata e fresca per non dire fredda in tutta la stanza. Sembra quasi di essere in montagna. Il letto è la mia tenda rifugio per la notte ad alta quota.Mi ossigena i polmoni, i pensieri, e dormo sonni più limpidi.Dicono che il sonno sia un toccasana per gli organi interni, durante il sonno il corpo si rigenera, ad attività ferme l’organismo si ripara nelle piccole parti logorate durante il dì: fegato, fibre muscolari, stomaco, e via dicendo.Ecco, a me serve tanto anche l’aria fresca e pulita, così di notte il cervello pulisce i pensieri, e le idee respirano a pieni polmoni e scorazzano nei loro sogni, perché i pensieri fanno i loro sogni anche se non sempre trovano necessario confidarceli, nascosti birichini nel nostro subconscio.Con l’aria fresca e ossigenata volano più alti e leggeri, felici come aquiloni, colorati come mongolfiere.Non importa se poi non vengono a raccontarmi dove sono stati.Io lo so che giocano e si divertono, per me è sufficiente.È proprio una necessità fisiologica per me.Non riesco a dormire bene se prima non bevo un bel paio di bicchieri d’acqua fresca.Non riesco a dormire bene se prima non cambio qualche minuto l’aria per avere aria rinnovata e fresca a volontà.Ma stasera no.Stasera non la cambio l’aria.Vado a letto così. Bevo, lavo i denti, faccio pipì.Pigiama e m’infilo sotto le coperte.Stasera l’aria viziata è fuori dalla finestra, qua a Milano.Viziata come 42 anni fa.Più o meno a quest’ora.Minuto più, minuto meno.Balla più, balla meno.Stasera mi piace vederla chiusa la finestra.Non si vola stanotte.
K.

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