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In Europa questa Ariana Grande ce la inculiamo un po' poco, ma negli States la stanno pompando peggio di un palloncino pieno d'elio e se l'America decide che devi diventare famoso, allora devi diventare famoso. Ariana inizia la sua carriera come attrice, recitando in una sit-com dove non è neanche la protagonista, ma presto le assegnano il ruolo principale nello spin-off della stessa serie, per poi farla fuori dopo solo una stagione. Rimasta senza lavoro, tocca trovarle qualcosa da fare e quindi decidono di raccoglierle i capelli con una coda alta e lanciarla nel mondo della musica e grazie al cielo la musica pop/dance sembra stia avendo un calo vertiginoso e la gente pare si sia rotta i coglioni dei bassi che pompano fino a sradicare le travi del soffitto e pare siano maturi i tempi per lanciare sul mercato una voce pura che strizza l'occhio a Mariah Carey e Whitney Houston. Nel 2013 Ariana uscirà con il disco Your Truly e questa sciacquetta di vent'anni con la coda alta diventerà la prima artista femminile ad esordire alla numero uno della Billboard 200 con un album di debutto. La macchina da soldi è ormai attivata. La coda alta non glie l'hanno più tolta.Il secondo disco My Everything ha probabilmente il compito di scrollarle di dosso il perenne paragone con Mariah Carey che, per quanto sia un paragone di tutto rispetto, in qualche modo la limita e la rende una copia sbiadita e quindi ecco arrivare mille collaborazioni che provano a tirarle fuori un po' di carattere: con alcune tracce si porta a casa il risultato, con altre continua a vivere all'ombra di Mariah e il disco finisce per essere una roba che scorre nelle cuffie senza infamia e senza lode. Ma in definitiva Ariana ha solo 21 anni, l'America la ama e son sicuro che ben presto scioglierà quella noiosissima coda e troverà da sola la sua strada. Alle brutte c'è sempre il marciapiede che l'aspetta.
Intro. Il disco si apre con una roba noiosa fatta di acuti e lamenti e tipo che se volevano allontanarla dal paragone con Mariah Carey, non è che ci sono riusciti poi tanto. ★★★★★Problem (Feat. Iggy Azalea). Ariana in coppia con Iggy Azalea, l'altra cantante che i produttori Americani stanno infilando ovunque peggio della vodka ad un addio al celibato, funziona alla grande: la canzone è una bomba e il genere urban si fonde perfettamente con il ritornello pop e macina soldi a palate. ★★★★★
One Last Time. Lasciamo l'ambiente urban per entrare nella dance prodotta da David Guetta, ma per fortuna il rischio cafonaggine è sventato e quindi niente bassi che pompano neanche fossimo al Circuit di Barcellona, ma solo la voce di Ariana, che viene messa al centro della produzione. ★★★★★Why Try. Prodotta da Benny Blanco e Ryan Tedder (praticamente i due che hanno prodotto tutte le canzoni più famose di questi ultimi anni), il pezzo suona un po' troppo come uno scarto di Beyoncé, con la differenza che se davano questo pezzo a Beyoncé lei ci faceva cinque video e stava in classifica per due anni. ★★★★★Break Free (Feat. Zedd). Accoppiata che funziona benissimo quella tra il dj Zedd e la svampita Ariana, che insieme tira fuori un brano pop/dance ottimo e che non scade mai nel tamarro pur facendo pompare le casse. Con Lady Gaga Zedd non è riuscito ad ottenere lo stesso pregevole risultato. ★★★★★
Best Mistake (Feat. Big Sean). Ariana che fa la cantante R&B e fa i featuring con i cantanti hip-hop fa veramente troppo Mariah Carey 2.0; magari con una produzione diversa e molto più urban sarebbe venuto fuori qualcosa di interessante, ma così com'è io dico next. Tra parentesi, secondo il gossip americano, pare che Big Sean abbia fatto vedere il microfono ad Ariana e lei abbia fatto moltissimi acuti. ★★★★★Be My Baby (Feat. Cashmere Cat). Ariana che imita la Mariah degli anni '90 possiamo anche sorvolarla e voglio dire, la voce ce l'hai, canta qualcosa di tuo anziché giocare a fare Tale e Quale Show. ★★★★★Break Your Heart Right Back (Feat. Childish Gambino). Come sopra, ma con l'aggiunta che hanno pure scippato l'"I'm Coming" da Diana Ross. ★★★★★Love Me Harder (Feat. The Weeknd). Pezzo prodotto da Max Martin, un'altro dei produttori che hanno fatto la storia della musica pop e che anche qui non si smentisce e finalmente riporta un po' di vita al disco che stava pericolosamente naufragando. Le voci di Ariana e The Weeknd si fondono perfettamente e il brano è un assoluto successo. ★★★★★A Little Bit Of Your Heart. Ballatona pop accompagnata al pianoforte che fa sempre artista sofisticata, ma che però è di una noia che levatoi proprio. ★★★★★Hands On Me (Feat. A$AP Ferg). Uptempo mezza orientale che non si capisce bene cosa ci faccia in questo disco. ★★★★★My Everything. Altra ballatona per la title-track, che però convince poco e se il primo disco di Ariana era pieno di canzoni che abbracciavano questo genere e ne uscivano vincitrici, qui invece le ballad sono tutte poco carismatiche e le uniche tracce a valere qualcosa sono quelle puramente pop/dance/urban. ★★★★★Bang Bang (Feat. Jessie J & Nicki Minaj). Prima bonus track del disco, con featuring studiati a tavolino, con Niki Minaj che serve da traino per far diventare più zoccola la Ariana Grande che francamente deve essere di una noia stratosferica e la Jessie J che stanno provando a far diventare famosa in tutti i modi, piazzandola al fianco di cantanti super quotati e invece il mondo intero la sfancula. Il pezzo nonostante sia stato super pubblicizzato e proposto anche ai Video Music Awards, non riesce proprio a piacermi. Sarà che odio quella strillona senza talento Jessie J, boh. ★★★★★
Only 1. Bonus Track che puzza di scarto in ogni nota. ★★★★★You Don’t Know Me. Terza bonus track che poteva tranquillamente rimane sulle note di uno spartito senza vedere mai la luce. ★★★★★
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