Arianna lavora in un call centre.
Alle 8.30 è già in cuffia, in contatto diretto con l'Italiano Medio, che al telefono la tratta come una povera stronza e le chiede le cose più disparate, dalla più cretina alla più idiota.
Alle 13.00 stacca e si precipita nel suo locale. Perchè Arianna ha un locale: è la sua gioia, il suo piano B, la sua via di fuga. Fa le pulizie, sistema un po' di cose e prepara gli aperitivi.
Tiene aperto fino alle 3.00, accogliendo gente e servendo ottimi drink.
Poi fa di nuovo le pulizie, sistema un po' di cose e già che c'è torna a casa e si fa una dormita.
Alle 8.30 è già in cuffia, in contatto diretto con l'Italiano Medio.
Ecco, io delle persone come lei ho un rispetto che davvero non conosce confini.
Fatemi un favore.
Se la incontrate, non chiedetele: "Arianna, ma davvero i ragazzi che lavorano nel call centre hanno tutti l'aria riposata e distesa come i modelli della foto?"
C'è il rischio che vi infili un ombrello nel culo e lo apra... ;)
P.S.: sto raccogliendo il materiale della Tunisia, ma non ho ancora avuto il tempo di ordinarlo per farci su i post. Arriverà, comunque, portate ancora un po' di pazienza ;)