Aridatece Silvio

Creato il 18 novembre 2011 da Symbel

Manco finito di insediarsi il governo Monti è gia al fuoco di critiche incrociate:  a parte la Lega, unica forza politica che ha avuto il coraggio di negare la fiducia, e che ha espresso a priori la sua contrarietà, tutti gli altri, chi piu o chi meno nonostante il voto a favore ha qualcosa da recriminare.

Recriminazioni che mettono addirittura sullo stesso piano Berlusconi e Di Pietro, entrambi che votano la fiducia turandosi il naso, riservandosi di votare contro i singoli provvedimenti non graditi.

Critiche anche da SEL, con Vendola deluso dal discorso del nuovo premier, come anche alcuni sindacati (CGIL e COBAS in primis), che dalla piazza come gli studenti hanno manifestato il proprio dissenso al neo governo Monti.

Studenti scettici sopratutto per la poca attenzione al mondo giovanile (basti vedere l’età media dei neo ministri per rendersene conto…), e per il fatto che la rappresentanza ricevuta nelle consultazioni non rappresentava chi effettivamente è sceso in piazza.

Un’ esponente particolarmente bersagliato del nuovo governo è l’ex banchiere  Corrado Passera, che sicuramente si trova con un problema di conflitto di interessi (comune a buona parte dell’esecutivo, in larga parte proveniente dal mondo bancario) non tanto dissimile da quello dell’ex premier Berlusconi, che a differenza del governo Monti,  come va sostenendo da tempo Giuliano Ferrara, quanto meno è stato espressione del voto della maggioranza degli aventi diritto al voto, e non di una sorta di golpe travestito da emergenza, tralaltro accolto dai mercati molto piu freddamente di quanto ci si aspettava (visto che tassi dei BTP decennali e lo spread hanno continuato ad aumentare per giorni, prima di stabilizzarsi al momento del voto in Senato).

Altro motivo di contestazione, che tralaltro ha iniziato a creare i primi malumori a sinistra, è l’uscita sul nucleare del nuovo ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che a dispetto dell’esito del referendum , appare possibilista alla reintroduzione delle centrali nucleari.

C’è anche da dire che in Italia abbiamo il vizio di mettere veti ovunque: non si fa a tempo a proporre qualunque novità che qualcuno ha una scusa pronta per bloccarla con ogni mezzo, dal voto di casta bipartisan, agli scioperi , fino ad arrivare agli scontri violenti in piazza con tanto di Black Block: motivo per il quale il precedente governo ha avuto le mani abbastanza legate con le riforme.

Quando il veto arriva anche , più spesso del dovuto,  anche dal presidente dalla repubblica, come lamentava l’ex premier, togliendosi qualche sassolino di troppo dalle scarpe, ovviamente l’azione riformista non puo che risultare compromessa.

Il fatto che il governo Monti non sia politico, dovrebbe in teoria bypassare questi veti, almeno in fase propositiva, ma dato che saranno i soliti parlamentari a votarla, che essendo troppo eterogenei non si troveranno spesso d’accordo, probabilmente verranno ugualmente stoppate.

Se poi al pericolo non scampato dei veti, aggiungiamo le misure da lacrime e sangue che si prospettano, dai pesanti interventi su pensioni e lavoro, all’ ulteriore aumento dell’IVA, alla reintroduzione dell’ICI, patrimoniale, etc. , alla fine ci accorgeremo (e qualcuno lo sta gia iniziando a dirlo da adesso, antiberlusconiani compresi), che probabilmente si stava meglio quando c’era Silvio, che quantomeno è stato eletto col voto degli italiani, e non per il tramite di un commissariamento della Banca Centrale Europea e/o dell’Asse economico Franco-Tedesco.

Brian Boitano (redattore)

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