Arisa vs Noemi – La gara continua nelle radio

Da Halfblood @halfblood

Dopo la full immersion sanremese, le vostre ziette sono tornate ai loro lavori a maglia e alle confetture di albicocca restituendomi il compito di tenervi sempre aggiornati su tutto ciò che riguarda la musica e, dopo una settimana in cui si è tornati alle nostre vite di tutti i giorni tra lavoro e studio, ne ho approfittato per dare una sbirciatina alle manovre promozionali di coloro che hanno calcato il palco dell’Ariston e adesso devono consolidare (per alcuni, conquistare da zero) il mercato discografico.
Ecco, la grande sfida nella quale sono realmente le canzoni e la loro qualità a contare (e non i look, le stravaganze e le cover della musica d’autore).

Regine incontrastate di questo Sanremo 2014, indipendentemente dalla classifica finale, sono senza ombra di dubbio Arisa che comunque ha stravinto e la leonessa Noemi.
Da artiste ben consapevoli della loro vocalità e del loro seguito, non hanno perso tempo nel lancio degli album che ci avevano fatto pregustare solo due settimane fa e che hanno letteralmente dato filo da torcere ai vari rivenditori, trovatisi assaltati (e menomale che ad oggi ne abbiamo bisogno) da chi ancora crede un po’ di più nella musica “stereofonica” e un po’ meno in quella virtuale.
Assieme a Francesco Renga, le due si sono affermate sul podio delle classifiche relative ai passaggi radiofonici sia in relazione al numero sia in relazione all’audience ottenuto.

Se a vincere la 64° edizione del Festival è stata Arisa con Controvento, in vetta alla classifiche di vendita (per quanto riguarda i partecipanti al festival ovviamente visto che Ligabue con Mondovisione non si lascia rubare da nessuno il primo posto) troviamo Made in London, il nuovo strepitoso album di Noemi mentre la vincitrice la segue al terzo con Se Vedo Te.

Se Vedo Te, quarto album dall’ormai retrò Sincerità, conferma la crescita e la voglia di rinnovamento di Arisa che per l’ennesima volta si ripropone sotto nuove sfumature; abbandonando (e menomale anche se con Lentamente(il primo che passa) abbiamo avuto paura di nuovo) il tedio e la malinconia cronica di Amami ci presenta un album leggero, come sempre orecchiabile e FINALMENTE positivo.
Una pezzo che merita tantissimo è sicuramente L’ultima Volta.

Made in London però è la vera sorpresa del Festival. Una Noemi che si piazza quinta nella classifica finale ma che riesce a confermarsi come veterana del mercato discografico. E avete già capito che sono di parte no?
Una radicale svolta sotto tutti gli aspetti: svolta stilistica con la quale tralascia il suo cantautorato tipicamente made in Italy per abbracciare tutto quel British Style che ci piace così tanto ma anche personale tramite il trasferimento (vi ricordate quanto bene fece a Tiziano Ferro per la sua carriera?) a Londra dove ha lavorato su questo capolavoro.
E sì va bene, anche cambio di look ma siamo tutti d’accordo che poteva pure farne a meno.
Oserei dire “un giro di boa” per la non vincitrice di X Factor nè dei Sanremo a cui ha partecipato ma una costante incoronazione da parte del pubblico (così da mostrare tutta la mia solidarietà a Leo Di Caprio che non ha vinto neppure un Oscar neanche quest’anno!).
Tra i brani, Tutto l’oro del mondo è il mio pezzo preferito ma anche il testo più intenso dell’album mentre Acciaio è giustamente inserito come primo pezzo per regalarvi fin da subito energia allo stato puro.

Passenger è il brano che vi consiglio di seguito che, in perfetto indie pop londinese, vi mette davanti in maniera completa alla sperimentazione della Leonessa.

Beh, adesso vi lascio e volo a prendere una copia di Made in London mentre il nostro Halfblood ha già inondato la casa con Se Vedo Te.
E voi che scelta farete?

Alla prossima,
Vostro Devis.


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