Contavano solo i tre punti e sono arrivati. Eppure si è vista un’Italia a corrente alternata, che a tratti ha sofferto anche la velocità dell’Armenia. Vediamo le pagelle degli azzurri.
Buffon, 7: con un vero e proprio miracolo riesce a deviare in angolo la botta a colpo sicuro di Movsisyan. Si era sull’1-1 e lo svantaggio avrebbe forse compromesso il cammino azzurro sulla strada dei Mondiali. Decisivo.
Maggio, 6: è uno dei migliori esterni in Europa, a patto che possa esprimersi in un 3-5-2 che gli consenta di pensare più alla fase offensiva che a quella difensiva. Non si esprime al meglio, invece, con la linea a 4 voluta da Prandelli (non è un terzino puro, d’altronde), tanto che patisce non poco le scorribande dei rapidissimi avversari. Nel finale prende le misure e si fa vedere con un paio di sgroppate delle sue.
Bonucci, 4.5: non ne azzecca una. Dai suoi disimpegni errati nascono quasi sempre pericoli per la difesa, mentre più volte è apparso in bambola di fronte alle folate degli armeni. In generale appare insicuro ed incapace di gestire da leader il reparto arretrato.
Barzagli, 5: saltato come un birillo da Mkhitaryan in occasione del gol del pareggio. Non impeccabile nel complesso, superato spesso dai ficcanti attaccanti dell’Est Europa. Il campione del mondo di Germania 2006 sembra ancora molto distante dall’eccellente rendimento sciorinato lo scorso anno.
Criscito, 5.5: si limita al compitino, mantenendo la posizione e non spingendosi quasi mai in avanti. Eppure non brilla neppure in fase di contenimento.
De Rossi, 6.5: l’impressione è che in nazionale fatichi a trovare una giusta collocazione tattica. Sul centro-destra di centrocampo non viene messo in condizione di esprimere tutto il suo potenziale. Decisivo, però, in occasione della rete del 2-1 italiano. Nel finale, davanti alla difesa, dà il meglio di sé.
Pirlo, 7: un gol (su rigore) e un assist. Pur in una serata non brillantissima, dimostra ancora una volta che l’Italia non può fare a meno di lui sulla strada verso il Brasile.
Marchisio, 5: prestazione negativa. Non incide e corre a vuoto, non riuscendo mai a rendersi pericoloso con gli inserimenti che lo hanno consacrato a livello internazionale.
Montolivo, 6: bene in avvio, quando riesce a districarsi bene sulla trequarti. Fallisce due occasioni da rete piuttosto ghiotte, per poi calare alla distanza. L’atteso salto di qualità continua a latitare.
Giovinco, 5: ennesima bocciatura. Il ‘talentino’ di scuola Juve non riesce ad incidere a livello internazionale, travolto dalla maggiore fisicità degli avversari. Le occasioni stanno per finire.
Osvaldo, 6.5: partita anonima, poi il gol da vero ariete. Per un attaccante basta questo.
Ct Prandelli, 6: non convince la scelta di puntare sulla difesa a 4, andando controcorrente con le ultime indicazioni offerte dal campionato italiano (Juventus, Napoli ed Inter giocano a 3). Il gioco mostrato agli Europei e nel biennio precedente appare un pallido ricordo. Auspicabili gli innesti di Verratti, El Shaarawy e Candreva per garantire maggiore imprevedibilità alla squadra.
Foto: romagiallorossa.it
OA | Federico Militello