La questione principale del processo è legata ad un risarcimento di 40 milioni di dollari, ovvero il denaro che la Us Postal, la società che gestisce le poste americane, aveva investito per essere lo sponsor principale del gruppo di Armstrong dal 1999 al 2004.
Il risarcimento sarebbe dovuto al governo federale degli Stati Uniti in quanto, come ha sentenziato il giudice Wilkins, "Armstrong era a conoscenza del doping, ha prodotto false testimonianze per nasconderlo, si è ingiustamente arricchito. Il governo si sarebbe comportamento diversamente se avesse avuto notizia del doping".
Da sottolineare però, che la somma di risarcimento che Armstrong potrebbe pagare si è quasi triplicata. Il governo americano infatti, sta cercando di recuperare ben 105 milioni di dollari da Armstrong, dalla Tailwind (società di gestione del team) e da Johan Bruyneel, il team manager condannato a 10 anni di inibizione per il sistema doping.
Inoltre la Wada, ovvero l’agenzia antidoping, ha fatto ricorso al Tas per ottenere pene più severe nei confronti di Armstrong e Bruyneel.