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Army.mil/ Gli ingegneri del Picatinny ‘friggeranno’ gli obiettivi militari con sistemi d’arma Laser

Creato il 08 luglio 2012 da Antonio Conte
Army.mil/ Gli ingegneri del Picatinny ‘friggeranno’ gli obiettivi militari con sistemi d’arma Laser
Army.mil/ Gli ingegneri del Picatinny ‘friggeranno’ gli obiettivi militari con sistemi d’arma Laser


E se friggessimo gli obiettivi militari invece di bombardarli? A questo preposito, sembra infatti che gli studi su un prototipo per questo nuovo tipo di arma siano a buon punto. In America alcuni Scienziati ed Ingegneri del Picatinny Arsenal sono infatti al lavoro per la creazione di un congegno per la produzione di raggi laser che siano in grado di stimolare la produzione di fulmini e ‘consigliarne’ la traiettoria fino al bersaglio.

Army.mil/ Gli ingegneri del Picatinny ‘friggeranno’ gli obiettivi militari con sistemi d’arma Laser

Sembra che i principi della fisica alla base di questa nuova tecnologia siano ben noti da tempo. Un raggio laser debole e breve è più potente di uno carico di energia luminosa e persistente nel tempo. Il primo viaggiando più velocemente sarebbe in grado di realizzare intorno sè del plasma, a minore resistenza dell’aria, che i fulmini utilizzerebbero per il loro percorso (LIPC) nel loro procedere oltre lo stesso bersaglio e fino a terra. Ma una volta che il fulmine colpisce il bersaglio avverrebbe l’esplosione che arresterebbe il fenomeno fisico di conduzione elettrica fino a terra.

Sembra facile ma le difficoltà rimangono circa la gestione di un’energia necessaria al laser e altri problemi che implicano la sincronizzazione dell’attività del laser con l’alta tensione in ballo, nonché l’ irrobustimento del dispositivo al fine di poter operare in condizioni ambientali estreme sul campo, infine l’alimentazione dell’apparato per un discreto periodo di tempo.

Nell’ultima settimana del gennaio 2012 i collaudi erano stati interessanti, – ha detto Tom Shadis, coordinatore del piano in un articolo apparso di www.army.mil – i lavori avrebbero avuto una pianificazione di test ben congegnata, mentre i gruppi ARDEC (Centro di Ricerca, Sviluppo e Tecnologia dell’Esercito) avrebbero collaborato con dei privati per portare a termine il progetto in tempi ragionavoli.

Antonio Conte

Rassegna stampa 


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