I vincitori della passata edizione con la diga teatro della gara sullo sfondo
Imponente e austera, la diga “Hydro Dolomiti-Enel” di Bissina a Daone (TN) si prepara ad accogliere gli specialisti dello speed climbing di Coppa del Mondo. Il prossimo 25 luglio, lungo l’interminabile muraglia del bacino – è la gara più alta del massimo circuito internazionale con i suoi 25 metri di campo gara – si fronteggeranno i ragni mondiali dell’arrampicata in velocità per la decima edizione di Speed Rock.
Alessandro Togni e il suo Speed Rock Committee (che nel circuito organizza anche la tappa di CdM di Trento) sono al lavoro da settimane affinché questa possa essere l’ennesima edizione di successo di una competizione considerata nell’ambiente tra le più dure al mondo.
Solo a guardarli, gli 85 metri complessivi della diga di Daone sembrano impossibili da superare, difficili persino da fotografare se ci si mette troppo vicini, figurarsi da scalare. Eppure, di fronte a quel gigante di cemento armato, gli spider men e le spider women di Coppa non sembrano per nulla intimoriti, anzi, quando si ‘infarinano’ le mani di magnesite e salgono ai blocchi di partenza nei loro occhi si legge chiara la voglia di sfida, contro il cronometro, contro l’avversario e contro se stessi.
Per l’ultima domenica di luglio (con le qualifiche previste come sempre al sabato) sarà spettacolo assicurato quindi, con i top climbers mondiali a sfidarsi presa dopo presa per scrivere i nuovi nomi d’oro nel prestigioso albo dei vincitori di Speed Rock.
È ancora presto per fare previsioni sui protagonisti, tuttavia i dominatori del 2009 Libor Hroza (CZE) e Edyta Ropek (POL), quest’ultima prima anche nel 2008, hanno già prenotato il loro posto allo start, e la sfida al resto del mondo è ufficialmente lanciata.
Da sempre gli atleti dell’Est Europa risultano vittoriosi a Daone, in una gara dove forza, concentrazione e rapidità sono elementi di assoluto prim’ordine, che fanno evidentemente parte anche della tradizione e della climbing school di quei paesi. Dal 2001 infatti, quando a vincere il primo Speed Rock fu il polacco Oleksy, il gradino più alto del podio è sempre stato ‘calcato’ da climbers russi, polacchi, ucraini o cechi.
Dando un’occhiata alla classifica provvisoria di CdM, si possono azzardare i nomi di alcuni possibili protagonisti della gara trentina di fine luglio. Dopo due prove disputate – a Trento il primo maggio e a Mosca lo scorso week-end ‘ le graduatorie parlano russo sia al femminile che tra gli uomini. Tre climbers russe siedono nelle prime tre posizioni della femminile, con Yuliya Levochkina trionfatrice in entrambe le gare. Al maschile, invece, i russi occupano quattro delle prime cinque posizioni di classifica, con Stanislav Kokorin ed Evgeny Vaytsekhovsky che si sono messi in tasca una prova ciascuno, e così sono in testa a pari merito.
Per quanto riguarda l’Italia, forse la sfida può sembrare impari contro i ‘ragni’ russi o polacchi, tuttavia le climbers ‘di casa’ Sara e Jessica Morandi vorranno senza dubbio fare bene, visto che già nel 2009 la prima riuscì a strappare un buon settimo posto.
Lo Speed Rock di Daone lo scorso anno tenne a battesimo la IFSC Paraclimbing Cup, in cui tredici atleti con diverse forme di disabilità fisica si impegnarono con straordinario spirito sportivo oltre che agonistico. Quest’anno la IFSC Paraclimbing Cup ritorna a Daone e sarà seconda delle tre prove previste, dopo la gara di Ekaterinburg (RUS) lo scorso maggio e prima della prova di Chiba (JPN) a dicembre.
Nella mattinata di domenica 25, prima della gara dei ‘grandi’, saliranno in parete anche i climbers del futuro tra i 5 e i 13 anni, per il vivace e colorato ‘Spiderkids’, come da sempre.
A Daone arrampicare è una tradizione, e lo Speed Rock ne è la massima espressione per quanto riguarda la disciplina speed. Lo spettacolo che da dieci anni viene regalato ai tanti appassionati ‘climbers e non‘ che seguono con il naso all’insù le gesta dei fuoriclasse mondiali, è unico. E per festeggiare i due lustri di storia, il prossimo 25 luglio, lo vorrà essere senz’altro ancora di più. (com stampa)
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