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Arrestato lo scrittore egiziano Ahmed Naji

Creato il 21 febbraio 2016 da Chiarac @claire_com_

Lo scrittore egiziano Ahmed Naji ieri è stato condannato a due anni di prigione dal Tribunale penale di Bulaq, che lo ha trovato colpevole di “offesa alla morale pubblica” a causa del contenuto di un capitolo del suo ultimo libro, Istikhdam al-Hayat (L’uso della vita).

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Il capitolo incriminato era stato pubblicato lo scorso anno come estratto su un numero della rinomata rivista letteraria Akhbar al-Adab, il cui editore, Tarek al-Taher, ieri è stato condannato a una multa di 10mila lire egiziane. Su editoriaraba avevo pubblicato la traduzione in italiano del capitolo, tradotto da Elisabetta Rossi con Fernanda Fischione. Se volete leggerlo cliccate qui.

Era stato un certo Hani Saleh Tawfiq, un uomo di 65 anni, ad accusare nell’agosto del 2014 l’autore e il suo editore di aver pubblicato quello che a suo dire era un articolo di natura “sessuale” che danneggiava non solo la sua salute e la sua morale, ma quelle di tutto l’Egitto.

Naji e al-Taher erano quindi già andati a processo ed erano stati prosciolti lo scorso gennaio, con la motivazione che il Codice penale egiziano era “troppo rigido per poter essere applicato a questioni che riguardavano la libertà di espressione personale”, ma l’accusa ha poi fatto appello.

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L’avvocato di Naji ha riferito a Mada Masr che il giovane autore è stato arrestato subito dopo che il verdetto è stato emesso.

L’intera comunità intellettuale e la società civile egiziana sono sotto shock.

The Tahrir Institute for Middle East Policy (TIMEP) ha lanciato una petizione su change.org in cui accusa apertamente il regime di al-Sisi di voler schiacciare il dissenso interno e di attentare alla libertà di espressione e alle libertà civili delle persone con l’obiettivo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai fallimenti in politica interna e in politica economica.

Per approfondire leggete qui e qui.


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