Arrestato il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, candidato anche alle prossime elezioni europee nella lista Ncd. L’arresto è avvenuto grazie il lavoro della Guardia di Finanza di Caserta, che seguiva da tempo le sue tracce per l’accusa di tentata concussione.
A Romano,al momento, sono stati concessi i domiciliari. Dovrà rispondere di pressioni che avrebbe effettuato per la nomina di direttore amministrativo e sanitario dell’Asl di Caserta. Il provvedimento cautelare è stato firmato dal gip di Santa Maria Capua Vetere, il 15 maggio scorso ed era stato richiesto dalla procura.
Il magistrato afferma che il candidato al Parlamento europeo avrebbe utilizzato minacce per realizzare i suoi fini illeciti. Dalle carte del caso risultano coinvolte altre tre persone, che, al momento, non sono soggetti di fermo cautelare.
Gli investigatori, nella loro ricostruzione dei fatti, si sono soffermati sugli incontri che si svolgevano tra Romano e l’attuale direttore dell’Asl di Caserta, Paolo Menduni, durante i quali, si pensa, si sia consolidato una sorta di accordo politico, un moderno “patto d’acciaio” che prevedeva la divisione di incarichi di vertice nella pubblica amministrazione regionale.
Il procuratore della Repubblica, Corrado Lembo, accusa il presidente del Consiglio regionale di aver esercitato pressioni ed effettuato minacce verso il funzionario per avere la revoca delle nomine effettuate senza il suo bene placido.
Queste accuse partono da una testimonianza, forse la più importante, quella di Paolo Menduni, che dinanzi gli inquirenti racconta dettagliatamente il contenuto degli incontri avuti con Romano. I suoi racconti sono stati confermati anche da altri dirigenti dell’Asl Casertana, che hanno continuato asserendo che all’interno degli uffici si era creato un clima ostile a Menduni, una cortina di ferro che lo aveva isolato. Ogni suo passo, ogni sua decisione veniva monitorata e cancellata se cozzava con la volontà di Romano. Qualcuno si è lasciato anche scappare che l’intera situazione sembrava un’operazione finalizzata alle dimissioni di Menduni.
Non mancano intercettazioni che vedono come protagonista un preoccupatissimo Romano a causa della denuncia del funzionario.
L’arresto di Romano fa scalpore anche in vista della sua candidatura per le prossime elezioni europee. L’uomo, che usciva dalle file del Pdl, dal momento in cui aveva presentato la sua candidatura, si era autosospeso dall’incarico per dedicarsi alla campagna elettorale. Si pensa che nonstante l’allontanamento temporaneo, tutto fosse controllato , anche a distanza.
Adesso si aspettala comunicazione, dal ministero dell’Interno, per la sospensione della carica di Presidente del Consiglio regionale, e la sostituzione temporanea con il primo dei non eletti. Impossibile anche la prosecuzione della corsa per le europee.
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