Magazine Animazione
Arrietty e Shawn stabiliscono così un delicato, amabile rapporto, fatto di cura reciproca, di rispetto, di interesse senza l'insorgere di banale o estemporanea curiosità. L'una e l'altro hanno, per diverse ragioni, paura della morte, ma Arrietty sembra più disposta ad andare in fondo a ciò che c'è di umano nella vita di lui, mentre Shawn - che pure non si risparmia quando si tratta di aiutare la sua piccola amica - appare più titubante, insicuro, al punto che dei due è lui a rimuginare sul serio l'idea di estinzione che minaccia invece la ragazza e la sua famiglia. Arrietty è audace e proiettata in chissà quale suo gioioso futuro, esistenza e timori sono quelli di una bimba (si veste per la sua prima missione come se andasse a una festa), non c'è nulla che sia definitivo. Al contrario, Shawn si fa appena sfiorare dal presente, come fosse una carezza data per pietà a un moribondo, lo beve come un sorso d'acqua, col suo sorriso intimo promana una sua timida, amara bellezza, e solo attraverso Arrietty riacquista il coraggio di vivere.
Arrietty e Shawn si amano senza possedersi, si amano senza desiderarsi, senza con ciò consumarsi. In un paesaggio incantato di colori e di forme, eppure incisivo e pieno di carattere, i due ragazzi si inseguono, si guardano con un pudore e un garbo toccanti. Arrietty è una fiaba realizzata straordinariamente bene, come oggi ce ne sono poche, passibile di letture a diversi livelli; è un omaggio allo stupore, un intimo colloquio su tutto ciò che vuol dire avvicinarsi all'altro, mantenendosi saldi nella propria identità. Fresca e profonda senza essere mai stucchevole o buonista, la ragazzina va dritta al cuore delle cose e delle persone e quando finalmente si avvia a prendere la sua strada, così si rivolge al suo grande amico: fin quando sarà, abbi cura di te. Mirabile nelle scelte, Arrietty dura il tempo che deve durare, novanta minuti intensissimi senza condensarsi mai in grumi concettosi o indigesti, né sfilacciarsi in narrazioni periferiche o in personaggi privi di rilievo. In questo equilibrio (anche emotivo) si riconoscono lo spazio e l'originalità del lungometraggio pulito e commovente di Hiromasa Yonebayashi: caratteri a rilievo, che sembrano rispondere proprio al loro nome, e grazia in primo piano. E, da una parte e dall'altra di questa fiaba, non fondali dipinti dall'estro di una fantasia ciarliera, ma la nostra vita, vissuta con più sincera profondità.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Rhythm of Cruelty - Saturated
I Rhythm of Cruelty sono una vecchia conoscenza di questo blog (e dei suoi lettori meno distratti); per quanto mi riguarda sono una delle band più interessanti... Leggere il seguito
Da Ant
ARTE, CULTURA -
L'autobiografia dà senso ai nostri giorni
C'è un momento, nel corso della vita, in cui si sente il bisogno di raccontarsi in modo diverso dal solito.Sono queste le prime righe di Raccontarsi. Leggere il seguito
Da Paciampi
CULTURA, LIBRI -
I Fochi di San Giovanni
Il 24 giugno è la notte dei Fochi di San Giovanni, evento impedibile sin da quando ero bambino. Quasi sempre in corrispondenza dei primi caldi afosi cittadini,... Leggere il seguito
Da Wfirenze
CULTURA, EVENTI, VIAGGI -
Contemporaneità ed emancipazione psico-spirituale: nuove inquisizioni e nuove...
Di LENI REMEDIOSParte TerzaIn Minima Mercatalia, nel capitolo dedicato alla fase odierna del ‘capitalismo speculativo’, Fusaro, nel quadro di un’osservazione... Leggere il seguito
Da Criticaimpura
CULTURA, SCIENZE, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
Varie ed eventuali
Pranzi leggeri leggeri Miei cari, piccolo post di aggiornamento con le solite varie ed eventuali, visto che non ci leggiamo da un po’. 1. E’ iniziata l’estate,... Leggere il seguito
Da Rory
CULTURA, MUSICA -
Maurizio Fava opere 2004/2015
Gorizia - L'esposizione di Maurizio Fava dal titolo "Opere 2004-2015" è una selezione di 24 opere relative a diversi cicli pittorici. La ricerca di Fava vede,... Leggere il seguito
Da Fasterboy
ARTE, CULTURA