Dopo il successo al Sundance Film Festival, dall’11 giugno nelle sale italiane arriva Finding Fela, il film su Fela Kuti, il musicista rivoluzionario che ha inventato l’afrobeat, con un’anteprima l’8 giugno al Circolo Magnolia di Milano.
Finding Fela del regista Premio Oscar Alex Gibney racconta la vita, la musica, il ruolo politico e culturale e l’eredità del genio assoluto dell’afrobeat, il nigeriano Fela Kuti, musicista, rivoluzionario e attivista dei diritti umani. Noto per il suo impegno costante, il suo stile di vita anticonvenzionale e il suo coraggio, Fela è stato uno dei musicisti più controversi di sempre.
Il film di Gibney racconta come Fela abbia creato un nuovo movimento musicale, l’afrobeat: esprimendo grazie alla musica le sue opinioni politiche, Fela si è scagliato contro il governo dittatoriale nigeriano degli anni ’70 e ’80 contribuendo a un radicale cambiamento in chiave democratica in Nigeria e promuovendo la politica panafricana in tutto il mondo. Il potente messaggio di Fela, testimoniato anche dallo strepitoso successo dello show dedicato alla sua vita in scena a Broadway, rimane ancor oggi di assoluta attualità e si esprime nei movimenti politici dei popoli oppressi, che abbracciano la sua musica e il suo pensiero nella loro lotta per la libertà.
Finding Fela di Alex Gibney -il regista statunitense che ha conquistato l’Academy nel 2008 denunciando col suo Taxi to the Dark Side il trattamento dei prigionieri durante gli interrogatori in Iraq, Afghanistan e a Guantanamo dopo l’11 settembre- è stato presentato al Sundance Film Festival e arriverà nei cinema italiani distribuito da Wanted da giovedì 11 giugno. In anteprima al Circolo Magnolia di Milano l’8 giugno, Finding Fela inaugurerà “Lo strano caso del cinema al Magnolia”, una rassegna che si svolgerà all’aperto presso il circolo milanese e proporrà, da giugno a settembre, alcuni dei migliori documentari internazionali per il cinema distribuiti da Wanted, come Banksy does New York, Nas time is illmatic e il recente premio della giuria al Sundance 2015, The Wolfpack.
Il film di Gibney racconta come Fela abbia creato un nuovo movimento musicale, l’afrobeat: esprimendo grazie alla musica le sue opinioni politiche, Fela si è scagliato contro il governo dittatoriale nigeriano degli anni ’70 e ’80 contribuendo a un radicale cambiamento in chiave democratica in Nigeria e promuovendo la politica panafricana in tutto il mondo. Il potente messaggio di Fela, testimoniato anche dallo strepitoso successo dello show dedicato alla sua vita in scena a Broadway, rimane ancor oggi di assoluta attualità e si esprime nei movimenti politici dei popoli oppressi, che abbracciano la sua musica e il suo pensiero nella loro lotta per la libertà.
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Fela Ransome Kuti nasce nel 1938 ad Abeokuta, cittadina nigeriana a nord di Lagos. Suo padre è un maestro di scuola cristiano e insegnante di piano; sua madre, leader del movimento femminista, è attiva nel movimento anti-coloniale delle donne nigeriane durante la lotta per l’indipendenza. Fela studia in Nigeria e, ironia della sorte, molti dei suoi compagni di classe diventeranno un giorno militari contro cui Fela si scaglierà. Desiderosi di vedere il figlio diventare dottore, i genitori mandano Fela a studiare in Inghilterra. Una volta a Londra, però, Fela si iscrive alla scuola di musica del Trinity College dove studia composizione e tromba. Intanto si appassiona alla musica di Miles Davis e Frank Sinatra e compone la sua prima band chiamata Koola Lobitos. Proprio nella fusione di elementi di musica tradizionale yoruba, jazz e funk si pongono le basi per la nascita dell’afrobeat. Nel 1969 Fela è negli USA dove conosce Sandra Isidore che lo introduce agli scritti e alla politica di Malcolm X e Eldridge Cleaver. Tornato in Nigeria, Fela comincia a usare la sua musica come un grido di battaglia per i diseredati, fondando con il suo gruppo la “Repubblica Kalakuta”, uno studio di registrazione/comune che desta le ire dei militari nigeriani. Fela e la sua band (rinominata Africa 70) diventano in quegli anni delle vere stelle, in Africa occidentale e non solo. Nel 1977 Fela e altri collaboratori vengono arrestati. L’attacco dei militari è brutale e lo studio di Fela viene messo a ferro e fuoco. Fela emigra così in Ghana tornando in Nigeria solo nel 1978 per fondare il suo partito politico. Nel corso della sua vita Fela Kuti è stato arrestato più di duecento volte, accusato di quasi ogni crimine immaginabile. Nonostante le costanti vessazioni ha continuato a vivere in Nigeria, anche se, come icona musicale internazionale, avrebbe agilmente potuto trasferirsi altrove. La sua morte, avvenuta nell’agosto del 1997 per complicazioni dovute all’AIDS, ha profondamente colpito musicisti e appassionati di tutto il mondo. In Nigeria un milione di persone ha partecipato al suo funerale.