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Arriva dall’America la biblioteca sulla metro

Creato il 26 marzo 2013 da Webnewsman @lenews1

Arriva dall’America la biblioteca sulla metro

Scritto da Krizia Ribotta

La metro, il mezzo di trasporto più comune in tutto il mondo, è quel luogo in cui, spesso, i pendolari non sono come ammazzare il tempo, specie quelli che devo scendere al capolinea.

Ecco che allora, tre studenti americani della Miami Ad School, Max Pilat, Keri Tan e Ferdi Rodriguez, hanno trovato una soluzione molto interessante e curiosa, che prevede l’istallazione di una biblioteca direttamente nella metro.

Attraverso pannelli luminosi fissati a mo’ di scaffali, vengono messi in esposizione i libri, che mostrano titolo, autore e il codice a barre. Questo, che può essere riconosciuto ed acquisito sia da tablet che da smarthphone, permette di leggere in formato digitale dieci pagine in anteprima dei volumi, dai classici ai best-seller. Il tutto in modo completamente gratuito, con la speranza di offrire un servizio innovativo e piacevole di cui usufruire di quei buchi di tempo per valorizzare l’arte della lettura.

Una vera e propria biblioteca metropolitana, in cui si hanno a disposizione diversi libri da leggere durante il viaggio, e si può sognare e vivere le emozioni dei personaggi che, di volta in volta, si incontrano nella loro lettura. Un nuovo modo di rilanciare non solo i libri, ma anche il significato proprio delle biblioteche, che al momento stanno vivendo un periodo difficile, e attraversano una duplice crisi: sia quella economica che quella strutturale. 

Come spiega il sito americano Bookriot, il sistema, che è stato rilanciato in Italia da Libreriamo, è in grado di mostrare agli utenti, in base alla loro posizione, la biblioteca più vicina in cui quel titolo è disponibile per essere preso in prestito.

Al di là dell’invenzione in sé, è molto bello vedere il binomio giovani-libri, in quanto ci permette di capire che, contrariamente a quanto si crede, ai ragazzi piace leggere, anche se per mezzo della tecnologia e non nel modo tradizionale. D’altronde, si sa, stare al passo con i tempi è una prerogativa della nostra società.


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