L'Italia, si sa, ha un problema “sempreverde” che è quello dell'evasione fiscale. E non è un caso se l'esecutivo guidato da Mario Monti ha deciso di fare del contrasto ai frodatori uno dei capisaldi dell'azione di governo. I primi provvedimenti hanno portato al recupero di «15 miliardi e mezzo», secondo Attilio Befera. Ma non basta. Secondo, il direttore dell'Agenzia delle Entrate: «Abbiamo 120 miliardi di evasione e a fronte di questa emergenza
bisogna prendere provvedimenti di emergenza». Befera lo ha detto a margine della conferenza stampa sulla mediazione tributaria, nella quale ha fatto intendere di non voler polemizzare col Garante della privacy, Francesco Pizzetti, che aveva denunciato uno scarso tensione per il rispetto dei dati personali nella lotta all'evasione.
Lo strumento del Fisco per stanare gli evasori è il redditometro. Efficace e di facile utilizzo, afferma Befera. Ma come funziona? Il redditometro serve innanzitutto a misurare la capacità contributiva dei cittadini. Il funzionamento è semplice: basta incrociare il reddito del contribuente col suo tenore di vita, valutando parametri come televisori, automobili e cellulari posseduti, ma anche l'iscrizioni dei figli all'università. Se qualcosa non quadra, scattano controlli più severi. Corriere.it, scrive che dai primi accertamenti del Fisco è già risultato un gap tra tenore di vita presunto e reddito dichiarato del 20%. Per questo motivo si è deciso che il campanello d'allarme scatterà proprio da questa percentuale.
Nello specifico, il modello includerà 11 diverse categorie di nucleo familiare e un tutta una serie di “prodotti“ suddivisi in sette sezioni: casa, mezzi di trasporto, contributi previdenziali e assicurazioni, istruzione, attività sportive e ricreative e cura della persona, investimenti immobiliari e mobiliari netti (fabbricati e terreni, ma anche barche e auto di grossa cilindrata), altre spese significative come gioielli e oggetti d'antiquariato.
Il Governo si riserva comunque ancora un po' di tempo per apportare le dovute modifiche al redditometro. «Ci stiamo lavorando. Entro giugno sarà pronto» assicura Befera. Dunque, per il momento lo Stato potrà continuare a fare la voce grossa, come già accaduto negli ultimi 3/4 mesi, coi blitz a sorpresa degli agenti del Fisco nelle località turistiche. L'obiettivo, naturalmente, è cercare di favorire chi le regole le rispetta, così da far crescere il numero dei contribuenti. Non solo redditometro, dunque, ma anche aumento del gettito Iva e degli scontrini fiscali. source