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Arriva in Italia il debut album dei Twin Forks Cross My Mind è il singolo

Creato il 17 aprile 2014 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

 

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Link videoclip ufficiale http://youtu.be/6O1gUuJzQn8

Approda anche in Italia il nuovo progetto di Chris Carrabba, già alla guida di Dashboard Confessional e Further Seems Forever.  Twin Forks è il suo passo più emozionante e apertamente pop, dove la band condivide i medesimi orizzonti, non solo musicali, ma in primo luogo la passione per un cantautorato vastissimo che va da Woody Guthrie a Springsteen, da Bob Dylan a Jackson Browne.
L’album dal titolo omonimo Twin Forks (Dine Alone Records / Audioglobe) contiene episodi vibranti come la tracia Can’t Be Broken che apre il cd, canzoni melodiose e corali come Cross My Mind, singolo dell’album, intrise di country & western, come Back To You o di una nostalgia fortissima, come accade per Kiss Me Darling. Se le radici sono evidenti (Scraping Up The Pieces, Something We Just Know), non affondano semplicemente nel passato: emergono con raffinatezza nella contemporaneità musicale. Non è un caso che il cantato di Carrabba sia più vicino alle nuove leve del cosiddetto antifolk come i Mumford & Sons, piuttosto che ai suoi modelli dichiarati. Nelle spire di Danger o di Reasoned and Roughened, o nelle inquietudini di Plans e Done Is Done si respira un’aria sonora del tutto attuale, che vive di dettagli, di pulsazioni e di un senso del pop che si lascia ben ricordare.
Grande attenzione a tempi e ritmi nella costruzione dei brani, che Carrabba sottolinea con un fingerpicking brillante, affinato nel corso degli ultimi anni. I suoi compagni di viaggio (Suzie Zeldin, alla voce e al mandolino; Ben Homola alla batteria e Jonathan Clark al basso) conferiscono ai brani quel ritmo incalzante, ipnotico, felicemente ossessivo che attraversa le canzoni del nuovo album. Il grande pregio dei Twin Forks è quello di rimanere in bilico fra storie antichissime raccontate con accenti assolutamente contemporanei, capaci di toccare cuore e piedi dell’ascoltatore, che siano piccoli inni da crepuscolo (Come On) o ballate mozzafiato (Who’s Looking Out). Un bel viaggio alla ricerca dell’anima del rock odierno, con risultati radiosamente struggenti.


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