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Arriva l’inverno le piante grasse finiscono di vegetare

Creato il 16 novembre 2011 da Stranepiante

Dato che l’inverno si fa sentire ogni giorno più forte, qui a Roma un forte gelo è arrivato da qualche decina di ore, per chi non lo avesse già fatto è arrivato il momento di riparare le piante grasse.

Preparare e proteggere per l’inverno le succulente può essere in base a dove ci troviamo geograficamente più o meno complesso.

Chi ha una serra si trova avvantaggiato, ma chi coltiva in balcone o in terrazzo?

Ci sono diverse cose da considerare prima di dimenticarsi o quasi delle piante grasse durante il periodo di riposo vegetativo invernale:

- In inverno le cactacee non vegetano, non crescono, perdono la maggior parte delle radici, quindi bagnarle non serve a nulla, le non cactaceae invece rallentano molto la crescita, alcune stanno ancora fiorendo, ma nella nella maggior parte dei casi si ferma la crescita anche per loro.

- Appurato che già si è smesso di bagnare da un bel pò di giorni le succulente cactaceae (metà settembre teoricamente è l’ultima innaffiata abbondante), e che avrete dato da poco l’ultima bagnata abbondante alle succulente non cactacee, la composta delle prime deve essere ormai già completamente asciutta.

- Si raccolgono i frutti e semi, si tolgono i fiori secchi che ormai vengono via senza resistenza, si tolgono le foglie e qualsiasi altro materiale depositato nei vasi o tra le spine.

- Si osservano bene le piante una per una per controllarne lo stato di salute e se ci sono parassiti.

- Se necessario si aggiunge uno strato superficiale di inerte di media granulometria, lapillo, sabbia di fiume o quarzo.

- Se non lo si è già fatto, si spostano verso un muro i vasi più esposti alle intemperie.

- In questo periodo di riposo l’importanza dell’illuminazione scende in secondo piano, quindi se si dispone di un angolo del terrazzo, riparato dalla pioggia e dal vento, anche se poco luminoso, si potranno spostare le piante in questo punto.

- Nel centro e sud Italia le piante grasse più comuni resistono bene alle temperature cittadine che difficilmente scendono e rimangono sotto lo 0; mentre in campagna e in città man mano che va a nord, è bene proteggere la maggior parte delle piante con tessuto non tessuto (TNT) che si trova facilmente in vendita nei grandi brico e centri commerciali, o con serre smontabili di piccole/medie dimensioni posizionate contro un muro. Queste ultime hanno coperture in PVC che a differenza del TNT non lascia circolare l’aria, sarà quindi necessario lasciare parte della copertura aperta o praticare dei fori e nelle giornate più soleggiate aprire le zip principali per far cambiare l’aria controllando le piante di tanto in tanto.

- Tenere le piante grasse in casa non è affatto una buona scelta come si può credere, le temperature sono sempre superiori ai 15 gradi e questo associato alla poca luce che entra dalle finestre e alle giornate più brevi causerebbe crescita irregolare, eziolatura e per alcune specie cactacee mancata fioritura nella prossima bella stagione.

- Una buona scelta può essere invece, specialmente al nord, portarle all’interno di verande non riscaldate, che in questo caso si comporteranno da serra fredda.

- Un buon compromesso per chi può farlo è tenere le piante nelle scale condominiali dove ci sono finestre e non c’è riscaldamento, è una cosa comunque da valutare di caso in caso.

- In zone molto fredde, c’è chi per proteggere le cactaceae dal gelo, quando la temperatura incomincia a scendere sotto lo zero, le mette in garage sfruttando la stasi vegetativa, ovviamente solo dopo che il terreno è completamente secco.

- Al nord Europa c’è anche chi protegge le cactacee in modo molto particolare: dopo averle svasate lavate e lasciate asciugare, le incarta in fogli di giornale ad una ad una e le ripone in casse o bauli di legno tenute in zone dove la temperatura rimane tra i 5 e 10 gradi, rinvasandole a fine inverno… a parte l’impressione che fa e la laboriosità di questa tecnica c’è il pro che con questo trattamento, controllando le piante, si è sicuri di non lasciarle tutto l’inverno con eventuali parassiti entrati nei vasi durante la bella stagione.

- Durante l’inverno è consigliabile ogni tanto, nelle giornate più limpide, nebulizzare le piante con prodotti antifunginei. C’è chi lo fa ogni mese, chi un paio di volte in tutto.

- E’ bene controllare almeno mensilmente le non cactacee ed eventuali semenzali  perchè non si disidratino troppo ed al bisogno bagnare e/o nebulizzare delicatamente.

- Per regolarsi su quali piante non possono essere assolutamente lasciate senza protezione in inverno, online è possibile trovare diverse tabelle con temperature minime di resistenza delle succulente. Queste tabelle sono in genere puramente indicative, ma molto utili, leggendole capiterà di trovare indicato per alcune piante temperature minime ben superiori a temperature alle quale le stesse piante hanno superato l’inverno nella nostra collezione, questo perchè in genere, se tenute completamente asciutte e riparate dai venti, molte piante resistono bene a temperature anche molto basse. In linea di massima, le cactacee superano più facilmente l’inverno anche con minime protezioni, mentre molte succulente non cactacee sono più sensibili al freddo.


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