Arriva la bomba!

Sempre pensato che Dorellik sapesse qualcosa di Piazza Fontana.

E finalmente arriva la bomba! In Italia quando la tensione è insopportabile la bomba non manca mai. La bomba alla crema quando la luce livida dell’alba illumina la fine della notte in discoteca. La bomba di anfetamine per tenere su il geriatrico nanopresidente del consiglio, anche lui pratico di luci livide e notti in bianco. La bomba Cavani che scardina le saracinesche napoletane a capodanno. Perché a Hollywood lo sapevano: la tensione deve finire col botto, come nel dottor Stranamore o nelle torte in faccia. E così hanno trovato una bomba dentro un vagone della metropolitana, linea B. «Non poteva esplodere» si è affrettato a precisare il sindaco Alemagno, al vertice delle sue possibilità espressive. E poi ha aggiunto: «Ora dobbiamo capire». Sì, prendiamoci questi quindici giorni di vacanze allora. La bomba non ha nessun significato. Come avrebbe detto Angelus Silesius, esplode senza un perché, esplode perché esplode, persino quando non esplode. Suggerisco io quello che Alemagno non vuole capire: l’hanno messa gli anarchici perché si pensasse a una provocazione dei servizi. Oppure era viceversa? In ogni caso se vi chiedono di tenere d’occhio una valigia in stazione, cominciate a preoccuparvi. Io da domani vado in vacanza. Anche io a capire, come Alemagno.

PROFETICO!!!