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Arrivano i televisori giganti da 90 pollici

Creato il 05 settembre 2012 da Andy04 @stilegamesnews

Mega schermi da 80 e 70 pollici

La moda dice stop ai televisori dagli schermi piccoli, quelli che riuscivano a stare in spazi stretti e limitati e sul mercato si sta addirittura esagerando, visto che tutti i nuovi televisori hanno schermi panoramici anzi di più direi praticamente “cinematografici“. Se il televisore più grande del mondo misura 90 pollici ed è stato presentato a Berlino da Sharp nel corso dell’IFA 2012, anche quelli presentati dalla concorrenza non sono certo da meno;

Toshiba, Sony e Lg hanno presentato i loro primi modelli di questi televisori panoramici  di grande impatto, che catturano l’attenzione e spingono l’intrattenimento “casalingo” a livelli inauditi. Sono schermi da 84 pollici, spettacolarmente ampi, impressionanti sia per la grandezza dello schermo che per la notevolissima qualità delle immagini che riescono ad offrire.

Di certo bisogna possedere una casa per lo meno ampia per ospitare un televisore di questo genere, ma la strada verso l’ampiezza è già stata scelta da molti consumatori. Secondo Claudio Castellano di Lg, il settore delle grandi televisioni è in controtendenza; fino a qualche tempo fa, a causa dello switch off digitale e per il passaggio dai vecchi tubi catodici alle nuove tv il mercato degli schermi piatti è stato trainante, oggi è sostanzialmente fermo se non, in qualche caso, addirittura in calo.

Invece a crescere, e anche molto, è il segmento delle grandi tv, quelle di dimensioni maggiori, che ha ricevuto negli ultimi tempi grande interesse da parte di moltissimi consumatori. Quindi sia Samsung, che Panasonic, che Sharp, per non parlare di tutti gli altri grandi produttori, hanno messo sul mercato schermi da 70, 65, 55 pollici, che occupano uno spazio sempre più rilevante nelle case dei consumatori.

Il motivo principale è che si tratta di schermi connessi, chiamarli televisori è riduttivo, sono macchine complesse che consentono utilizzi molto diversi e personalizzati. Questa per lo meno è la teoria del Ceo di Panasonic Laurent Abadie.

Insomma non più semplici televisori, ma strumenti intelligenti con applicazioni dedicate a compiti differenti, come nel caso della tv della Samsung, in grado di attivarsi con la voce, di essere comandata con i gesti, di interagire con gli utenti attraverso telecamere e sensori.


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