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Arrivederci Italia le prime recensioni

Creato il 13 novembre 2011 da Enniorega

RockerillaEnnio Rega ci ha abituati a lavori di grande intensità poetica..Rega graffia e commuove con il suo stile personalissimo…aggirandosi con incauta irriverenza tra grappoli di parole taglienti e irrimediabilmente romantiche, illuminate da un’intelligenza fine e da un’arte esperta. Amaro, ironico, necessario.  (A. Hellmannj)

Trashic: un capolavoro di versi e suggestioni visive che se messe a fuoco risultano tanto vere. La rabbia che si evince in “Sbriciolo ai corvi”…il racconto geniale de “La curva del gatto”, lo strano personaggio “Giovannino” , l’ omaggio a Luigi Tenco…Davvero tutto da scoprire questo album” (S.D)

L’Isola che non c’era: “tutte le carte in regola” per rientrare di diritto fra quelli che contano…i testi tutti sempre innervati da un’originalità, un’urgenza, che non possono lasciare tiepidi…un abito musicale pieno, solido, mai generico o edulcorato. Il prosieguo non fa che confermare tali good vibrations iniziali, allargando il concetto, entro una proposta – una poetica – così fortemente identitaria, all’interpretazione…” (A. Bazzurro)

Mescalina: “un album sorprendente per lucidità e spessore…è difficile paragonarlo ad altri colleghi cantautori per la sua poetica così personale e trasversale. Le canzoni sono dinamiche, una frenesia rapsodica che non ha paragoni” (F. Bove)

Liberazione: “Ennio Rega, cantautore irriverente, attento musicista e compositore raffinato, ci regala qualità fatta di note, suoni e parole…come non sognare insieme a lui mentre la stanca e tormentata Italia scende in piazza?” (T. Barillà)

Left: “Mescolando Jazz, musica classica e popolare Ennio Rega realizza un album di alta tensione poetica, ma che è anche un duro J’accuse all’Italia delle speranze di democrazia del tutto tradite”(F. Sisti)

Bravo online: “ci ha così donato, ancora una volta, la sua personalissima visione, confermando che il suo modo di fare musica resta difficilmente catalogabile, mai omologabile, prezioso” (F. Antonelli)

Bielle: “una tavolozza di note, suoni, accordi, che rintracciano in Rega un musicista eclettico e di gran classe…Rega è bravo anzi di più” (M. Bonanno)

Raro:  “nuovo album per Ennio Rega, il suo quarto e sicuramente il più maturo e diretto, una fotografia del nostro tempo  o del passato che torna” (F. Fratarcangeli)

NewsCinema: “Un album sull’incapacità di comunicazione nell’Italia di oggi, dove l’ironia e l’impegno civile sono il filo rosso che unisce il tutto. Ennio Rega regala un altra prova del suo talento di cantautore” (E. Bianchi)

Università.it: “da sempre attento ai temi sociali e impegnato in un ennesimo grido d’allarme per le sorti del Paese nell’ultimo album “Arrivederci Italia” (R. Lupoli)

La Buona Luna: “Arrivederci Italia” è ricco di testi caustici, magmatici, a volte quasi visionari, dalle iniziali Sbriciolo ai corvi e Il più labile dei dati, a un po’ tutto il resto. Tipo Italia Irrilevante (A. Bazzurro)

Radio Beckwith “…ambientazioni fumose e pesanti, piene di immagini che si susseguono, anche dolorosamente, perché Rega racconta le storie di tutti, anche le storie di chi è stato dimenticato. Musica da non perdere” (R.B.E.)


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