Arrivo dei profughi a Cremona: la Lega li chiama “clandestini”. E c’è un retroscena, tra Galimberti e Antisfratto

Creato il 23 marzo 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

La Lega Nord protesta contro l’arrivo di 40 “profughi clandestini”, che poi saranno seguiti da altri 40. E’ con disgusto che riporto una parola come “clandestino” (in Francia sanspapier), colma di odio e disprezzo. I profughi ovviamente non sono clandestini. Non lo è nessuno. Ciascun elettore vota poi quello che gli pare e l’opinione come tale conta poco: ha solo un valore soggettivo, quando il voto è libero. In democrazia mille imbroglioni (senza riferimento alla Lega) hanno ragione rispetto a cento persone oneste. 

La protesta della Lega riguarda innanzitutto l’ospitalità in alberghi a cinque stelle e in pochi soldi dati ogni giorno dal ministero agli immigrati. Ma i veri sprechi li ha compiuti l’Aler, ad esempio, se parliamo di emergenza abitativa. E l’Aler di Cremona ha avuto anche un presidente leghista e cda unanimi e multicolori. L’Aler ha notoriamente costruito nuove palazzine sostenendo costi milionari: milioni spesi a Soresina, come sa il consigliere regionale Federico Lena, a Crema e altrove in provincia negli ultimi anni. Milioni che non saranno mai recuperati se non in un millennio, visto il canone basso, adatto a persone in gravi difficoltà. Nello stesso tempo sia l’Aler (ormai commissariato, accorpato verso una riforma ancora poco chiara) che i privati sono proprietari di 2.500 alloggi sfitti. Bastava ristrutturarli ed ecco le case a basso costo non solo per i profughi ai quali l’ospitalità è dovuta. Grazie agli alloggi sfitti e non ristrutturati parte un progetto di housing sociale a Cremona in via Persico. Progetto apprezzato anche da Gianluca Galimberti, candidato del Pd-chiesa cattolica in un incontro di quartiere al Maristella. Ieri il comitato Antisfratto – in un’intervista di Gianluca Rossi trasmessa da Telecolor – ha segnalato che sono affari enormi, in Italia, fondati sulle case vuote e non riattate. Questa è cattiva politica, e tutti vi hanno partecipato. Non sono emerse polemiche nel consiglio d’amministrazione dell’Aler. Nemmeno sul piano nazionale sono state affrontate riforme serie.

Ma è inutile prendersela con l’uno o l’altro. Le parti politiche in gioco possono poco. Ci sono emergenze reali su questo pianeta: la sovrappopolazione e la disuguaglianza, che assieme alla mancanza di una politica lungimirante, sospinte da un sistema economico che alimenta più ingiustizia che può, danno risultati particolarmente pericolosi. Si capisce che anche in Italia alcuni lancino allarmi in vario modo, da sinistra, da destra, dal Carroccio, dalle 5 stelle. Ma sono gli stessi che per anni e anni si sono turati il naso, hanno votato di tutto e non hanno reagito contro la devastazione o la cattiva gestione del patrimonio. Hanno solo opinato dandosi la colpa a vicenda mentre gli affaristi agivano disturbati dalla magistratura.

Una delegazione della Lega Nord ha protestato questa mattina, per l’arrivo di 40 profughi clandestini a Cremona, davanti alla Prefettura ed è stata quindi ricevuta dai funzionari prefettizi. La delegazione del carroccio cremonese era composta dalla Senatrice Silvana Comaroli, dal Consigliere Regionale Federico Lena, il candidato sindaco di Cremona Alessandro Zagni ed i dirigenti del movimento Simone Bossi, Alessandro Carpani e Alberto Maraschi, segretario cittadino. ‘Abbiamo chiesto informazioni sui 40 profughi arrivati a Cremona con pullman pagato dal Comune dopo essere atterrati a Malpensa – riferiscono gli esponenti leghisti. In Prefettura ci hanno spiegato che questi profughi vengono dislocati sul territorio in base alle disponibilità che i comuni offrono di poterli accogliere. Il Ministero rimborsa poi 30 euro al giorno per ogni immigrato. Per voce di Carpani, abbiamo richiesto alla Prefettura di farsi portavoce presso il Governo affinché questi milioni di euro, spesi per mantenere gli immigrati clandestini, vengano invece impiegati per garantire un sussidio ai disoccupati cremonesi, ai cassaintegrati, alle casalinghe, ai pensionati e anziani in difficoltà economiche. Ci è stato riferito che oltre a questi primi 40 ne arriveranno presto altri 40, sempre mantenuti a spese nostre. Abbiamo scoperto la verità: il comune di Cremona insieme alla Caritas hanno autorizzato l’invasione di questi immigrati sul nostro territorio”. Alessandro Zagni, infine, ha con forza comunicato ai dirigenti della Prefettura che “a differenza di quanto avviene ora, quando io sarò sindaco dirò basta all’invasione di immigrati a Cremona. Da parte mia non ci sarà nessuna disponibilità nei confronti del Ministero per ospitare a Cremona dei finti profughi e mantenerli a spasso per la città con i soldi dei cremonesi”.

 


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