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Arrivo in un Vattimo

Creato il 19 agosto 2010 da Greg Petrelli
Dopo l'intervento di lunedì (Coscienza Civica ) forse ho iniziato a prendermi troppo sul serio. Il mondo necessita di una regolata, questo è certo: gli esseri umani devono essere scossi e strigliati per bene!A tale proposito pochi minuti or sono mi sono dedicato ad un'avvincente passatempo: la lettura de "L' Espresso" sulla sedia cacatoria (altresì detta comoda o cesso, che poi ne sarebbe la vulgata).Ovviamente passate le rubriche Signornò, Satira Preventiva e la vignetta di Altan rimane ben poco da leggere. Già penserete, "ma questo quanto caga?!". Parecchio, parecchio. Del resto è il sistema migliore per mantenere una perfetta forma mentis. Le pagine volano, girano da sole. E poi m'illumino d'immenso e capisco perchè nemmeno più gli intellettuali di sinistra sono di sinistra.Intendiamoci: sono degli snob, dei radical chic (definizione che è orripilante solo da pronunciare a causa delle sonorità), della gente che, pur essendo colta e di sinistra non riesce a parlare alla sinistra del popolo, degli operai, degli studenti, dei professori e  dei cialtroni buonisti come Greg PetrelliIl buon Eugenio Scalfari ha scritto un bellissimo articolo in cui discetta amabilmente del Quartetto Cetra e di come sarebbe bello se i nostri politicanti avessero l'onore di sfidarsi all'arma bianca (e di giocare alla roulette russa con tutti i colpi, aggiungo io) in un tripudio di vecchiume e di satira vecchio stile (mi viene in mente la parola  Strambotto, che non c'entra un cazzo ma che piace ai giovani e rende l'idea).Andando avanti, un bel servizio su Dario Fò che non le manda certo a dire: la chiesa, il potere, la tivù tette e culi. Ma vecchietti miei, io vi voglio bene, vi stimo. Siete intelligenti e diligenti, ma siete passati. Dovrebbero invitarvi agli aperitivi in onore delle inaugurazioni dei musei di cariatidi. Ormai parlare di tette e culi non ha più quel gusto di proibito, sa solo di triviale (e lo dice uno che parla di tette, culi, anomania, scorregge e cesaropapismo). La nuova frontiera del "metterlo nel culo ai benpensanti" è dire le cose come stanno. E' dire che la nostra classe dirigente fa schifo, e documentarlo. Non lasciatevi rammollire, vecchietti miei, da anni e anni di televisione "elegante" e Festival di Sanremo. Le tette piacciono a tutti, anche a Gianni Vattimo, ma "oltre alle tette c'è di più"! Fate come i vecchi di paese, che bestemmiano ogni volta un politico appare in televisione. Poi tornano al bicchiere di rosso e alle carte, dimentichi di quanto accaduto poco prima, e poco prima ancora, e ancora l'attimo precedente.

Arrivo in un Vattimo

Parentesi: inspiegabilmente questo intervento ne è pieno



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