Roberto Retto si è appena iscritto al corso triennale di Web & Graphic Design. E’ giovanissimo ma ha già scritto un Fantasy (che non ci racconta, per scaramanzia!). Tenetelo d’occhio: ce ne farà vedere delle belle!
- Iniziamo con la classica domanda: come ti sei appassionato a questo mondo?
Fin da quando ero bambino, ciò che più mi piaceva fare riguardava quasi sempre dare sfogo alla mia fantasia. Le prime esperienze da autodidatta le ho avute proprio dentro casa, seguendo un programma per bambini chiamato Art Attack, grazie al quale mi sono cimentato nella composizione di giocattoli, schizzi, passatempi e tecniche di disegno varie.
- Quindi a scuola eri bravissimo in disegno!
Beh, il mio voto in Educazione Artistica alle scuole medie si era stabilizzato sul vecchio e amato “Ottimo” che possedevo esclusivamente in quella materia… e in educazione fisica!
- Perché, finite le scuole superiori, hai scelto di iscriverti al corso di Web & Graphic Design?
Poichè il corso che vorrei seguire non ha molta attinenza con le mie reali attitudini – ovvero quelle del disegno a mano – una spiegazione è d’obbligo. Ho scelto l’indirizzo Web & Graphic Design in quanto credo che il computer sia la risorsa del presente e del futuro, uno strumento che non potrà mai essere sostituito e che richiede la disposizione di esseri umani al comando anziché macchine, quindi un lavoro sicuro. Di conseguenza, considerato il fatto che, con molta umiltà, ritengo di aver avuto le mie soddisfazioni nel campo del disegno a mano, credo sia il caso che adesso le mie attenzioni si spostino su quella che oserei definire “l’arte tecnologica”, ovvero la creazione di arte attraverso il computer.
- Al momento dell’iscrizione, com’è prassi in Accademia, hai potuto esporre i tuoi lavori all’interno del colloquio conoscitivo. Cosa hai portato?
I lavori che ho portato durante il colloquio rappresentano i vari campi artistici sui quali mi sono cimentato durante tutto l’arco della mia vita, dal disegno tecnico alla progettistica, ai fumetti, al ritratto… Tra questi lavori è presente anche il manoscritto del libro che ho elaborato in un periodo tanto difficile della mia crescita ma allo stesso tempo molto comune a tutti i ragazzi, vale a dire la cosiddetta crisi adolescenziale, la quale mi ha però molto aiutato a indagare sulle mie potenzialità, su ciò che voglio e cosa mi piacerebbe essere.
- Addirittura un manoscritto! Di cosa si tratta?
Durante questo periodo di profonda autoanalisi, ho cercato di sfogare le mie sensazioni scrivendo un romanzo – un urban fantasy, nello specifico – imperniato principalmente sulla forza dei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco) che riesce a unire sentimenti inconfutabilmente reali insieme ad un’atmosfera fittizia. Questa, in ogni caso, si fonda su principi tecnici, filosofici e psicologici concreti e studiati durante il mio percorso da liceale. Considero il romanzo in questione come la mia prima reale soddisfazione a livello produttivo! Tra le motivazioni che giustificano l’entusiasmo che provo adesso che so di essere stato preso all’Accademia, una è il fatto che tra le materie è presente “Grafica Editoriale” (anche se non al primo anno): uno strumento che potrà farmi acquisire le capacità che servono per creare una degna copertina al mio primo libro.
- A quanto pare sei entustiasta di esserti iscritto all’Accademia Euromediterranea. Hai anche realizzato un meraviglioso disegno che è stato prontamente esposto all’interno della bacheca della scuola e ammirato dagli altri studenti. (E che possiamo ammirare anche qui sotto).
Sì, considero questa opportunità come l’occasione che potenzialmente potrà darmi le possibilità di unire l’utile al dilettevole e realizzare il sogno della mia vita, ovvero vivere onestamente svolgendo un lavoro che mi piace. Sono fermamente convinto che questo percorso possa fare al caso mio per aiutarmi a prendere parte al mondo del lavoro con tutta la buona volontà, la passione e la professionalità necessaria.
- L’ultima, fatidica domanda. Cosa speri di fare una volta completati i tuoi studi?
Un domani mi vedo molto meglio in uno studio con il mio computer piuttosto che in un’azienda edile con i miei attrezzi. Questo non per snobismo ma perché sono convinto che ognuno nasca con un proprio disegno di vita e che il mio riguardi la mente piuttosto che il braccio!