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Art Basel 2013 – Dal punto di vista della macchina da presa: “Cutie & The Boxer” di Zachary Heinzerling

Creato il 16 giugno 2013 da Masedomani @ma_se_domani

Art Basel 2013 – Dal punto di vista della macchina da presa: “Cutie & The Boxer” di Zachary Heinzerling

Alcuni di voi si staranno chiedendo cosa potrebbe mai colpire un appassionato (come la sottoscritta) di quella stanza buia col grande schermo chiamata cinema ad Art Basel 2013. Ebbene, se foste qui rimarreste stupiti! Oltre ai numerosi artisti dal forte impatto visivi, tra le sezioni ce n’è una dedicata proprio ai FILM, per lo più documentari, d’altissimo livello e presentati ai maggiori festival del mondo.

Noi di MaSeDomani, sabato sera siamo riusciti a vedere “Cutie & The Boxer” di Zachary Heinzerling, alla presenza di regista e –soprattutto- dei due artisti, Noriko e Ushio Shinohara, che hanno permesso al giovane cineasta una intromissione -durata diversi anni- nella loro casa, nelle loro routine di artisti, nella loro intensa, ricca e talvolta dolorosa vita di coppia.

Ushio Shinohara working on a boxing painting. From Zachary Heinzerling’s CUTIE AND THE BOXER, a documentary about the 40-year marriage of artists Ushio and Noriko Shinohara. Photo credit: Patrick Burns

Photo credit: Patrick Burns

È la storia, infatti, di come un pittore, una volta raggiunta la fama in patria, sia partito da Tokyo per conquistare la grande New York City, mecca del fermento culturale, e inizi a faticare per ottenere un riconoscimento. È il racconto di una moglie affermata e infine affrancata dall’istrionico consorte, che ricorda la giovane appena arrivata dal Giappone per studiare arte che s’innamora di un connazionale dal forte carisma, che intuisce in lei l’alto potenziale e la supporta sin dall’inizio. È la rara occasione di vedere come due artisti noti possano convivere sotto lo stesso tetto legati da un forte sentimento e dallo stato di necessità che prescinde il successo oramai raggiunto da entrambi.

Il filmato è stato premiato al Sundance 2013 e se ne comprende ben presto il motivo: è un dolce sguardo dentro vite tanto intense quanto travagliate e precarie. Il regista è riuscito a creare un lungometraggio con forte taglio cinematografico, al punto di farci dimenticare che sia pur sempre un documentario. La fotografia calda e attenta, la colonna sonora ad hoc (del sassofonista Yasuaki Shimizu), e le inquadrature sono piccoli gioielli che impreziosiscono un percorso molto intimo e doloroso dell’io narrante, Noriko Shinohara.

Noriko Shinohara working on a painting. From Zachary Heinzerling’s CUTIE AND THE BOXER, a documentary about the 40-year marriage of artists Ushio and Noriko Shinohara. Photo credit: Zachary Heinzerling.

Photo credit: Zachary Heinzerling

Dimostrazione di come l’arte possa farti raggiungere gli onori, ma non ti sfami, il film rapisce lo spettatore per le scelte narrative (avvalendosi del supporto della stessa arte dei due protagonisti), per il timing scelto (l’ottantesimo compleanno di Ushio) e per il sarcasmo e la forza dei due artisti nel superare le prove che la vita ancora oggi impone loro, partendo proprio dalla sopravvivenza quotidiana senza mai perdere la dignità.

Vera lezione di amore verso l’arte, verso il proprio compagno, e lezione di coerenza, questa poetica pellicola vale ogni minuto trascorso in sala per tutti i messaggi e gli insegnamenti che condivide con lo spettatore.

Noriko Shinohara (l.) looks in the camera as her husband Ushio stretches. From Zachary Heinzerling’s CUTIE AND THE BOXER, a documentary about the 40-year marriage of artists Ushio and Noriko Shinohara. Photo credit: Erik Jonsso

Photo credit: Erik Jonsson


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