Si avvicina Vintage a Villa Mazzucchelli e gli espositori da presentarvi sono molti: eccovi l’intervista di Art House!
Che cosa significa vintage per lei?
Vintage per me è una filosofia del vestire.
Quando è nata la sua passione per il vintage?
Quando ero nella pancia di mia madre. Da lei ho ereditato la passione per il bello e la capacità di apprezzarlo.
Come avviene la ricerca dei materiali?
La ricerca avviene presso archivi privati come anche in grandi fiere. Selezioniamo i pezzi “a pelle”, sulla base dell’emozione che sono in grado di suscitare a prima vista.
Nel suo archivio c’è un pezzo al quale è particolarmente legato?
Il pezzo dal quale non mi staccherei mai è un abito da nozze delle Sorelle Fontana.
Quale periodo della storia della moda preferisce?
Adoro gli anni ’30 – ’40 periodo in cui domina incontrastata Chanel che potremmo definire il Caravaggio della moda per la sua attitudine rivoluzionaria. Chanel toglie la gonna alle donne e infila loro i pantaloni: è una straordinaria rivoluzione culturale.
Tra i suoi clienti c’è qualcuno che l’ha colpita in modo particolare? Come mai?
I nostri clienti sono tutti fantastici. Un posto particolare lo riserverei a Cristina Parodi, per la passione che mette in tutto ciò che fa e per avermi citato nel suo ultimo libro “Sei perfetta e non lo sai”.
Quale ritiene sia il valore aggiunto della manifestazione Vintage a Villa Mazzucchelli, rispetto ad altre manifestazioni del settore?
Sicuramente la location, conservata con grande cura e raffinatezza.
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