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Art.1: L'Italia è un'anarchia fondata sull'arbitrio

Creato il 30 marzo 2012 da Ilrattodellospazio
Cos'hanno in comune:milioni di lavoratori precari, assunti con contratti "truffaldini" come fossero "professionisti";gli imprenditori strozzati dal credito che le banche non concedono (se non a "certi" selezionati clienti);gli artigiani che non riescono ad ottenere il pagamento dei lavori effettuati;le imprese che non riescono ad avere, se non con gravi ed onerosi ritardi, i crediti (per iva o per appalti) che vantano dalle p.a.la "casta", che vive di privilegi, benefici, poltrone, incarichi, consulenze, prebende e tagenti;i giovani, a meno che non siano "figli di";cos'hanno in comune tutti questi?Sono quell'Italia i cui diritti vengono calpestati impunemente, perchè scientemente, per anni, è stato interamente inceppato un sistema vitale di qualsiasi organizzazione: quello dei controlli. E delle sanzioni.Quello che si chiama "Giustizia". Si ruba, perchè si può.Non si paga, perchè non c'è sanzione.Se riguarda il penale basta arrivare alla prescrizione.Se riguarda il civile, il risarcimento del danno causato ingiustamente, per quanto il colpevole abbia "colpevolezza" sa bene che gli conviene continuare a non pagare. La ditta fallirà, l'artigiano chiuderà, e se proprio si corre il rischio di pagare si chiude la partita iva e si riapre con altro nome (o "prestanome").Se muore il diritto muore la società.Vince il più forte, il prepotente. L'onesto soccombe. Chiude. Muore.Art.1: L'Italia è un'anarchia fondata sull'arbitrioCon la crisi economica il problema è esploso. Finchè le cose andavano bene si poteva tirare una riga rossa sulle perdite ed andare avanti. Si poteva trovare un altro lavoro in nero. Un altro appalto. Adesso non ce n'è più, non c'è più "grasso" per coprire le perdite. Per lunghi anni si è fatto strame del diritto e della giustizia, per l'interesse di pochi ben "selezionati". Finchè la nostra classe dirigente è diventata essa stessa disonesta (in gran parte). E' come chiedere alla mafia di applicare e rispettare il codice penale.Quando in una società non funziona la giustizia l'intero sistema va in rovina, sempre più velocemente. E' questa la riforma che Monti dovrebbe fare. Non l'art.18. Quello viene molto dopo.Come può farlo, però, se poi deve essere votata da Cosentino, Scajola, Lusi, Scilipoti, Berlusconi, Tedesco e tutti gli altri?

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