La retrospettiva dei gessi e di alcuni disegni dal 1973 al 2012 del grande maestro colombiano è stata un’ulteriore attrattiva per visitare Assisi in questo periodo. Fernando Botero è un autore che col suo stile particolare, le sue volumetrie esagerate, le sue forme maschili e femminili tondeggianti e castamente nude, gli animali sproporzionati nelle dimensioni, ma tutti riposanti per l’occhio umano che accarezza più volentieri le linee curve di quelle geometriche ha conquistato il gusto del pubblico e ottenuto il successo in tutto il mondo. Il valore aggiunto di questa mostra è di essere stata ambientata a Palazzo di Monte Frumentario, un edificio del XIII secolo restaurato ma mantenuto nei colori caldi della pietra e ricco di volte, nicchie, cunicoli e corridoi dove spicca il colore bianco dei gessi restaurati e utilizzati dal maestro nella fusione dei bronzi, poi rotti e abbandonati e oggi ritornati a nuova vita col restauro eseguito personalmente da Botero e la loro esposizione pubblica che continuerà senz’altro in altre città del mondo.. Un’iniziativa che ha dato ancora più prestigio alla città di Assisi ( amata da Botero che da giovane venne qui ad ammirare Giotto e gli altri maestri di pittura ) e che la inserisce ancora di più come candidata della cultura europea PerugiaAssisi 2019 e a cui auguriamo il pieno successo.
La mostra, insieme a tante altre attività , dovuta al dinamismo e alla competenza del sindaco Ing. Claudio Ricci, alla passione dell’esperto d’arte e curatore del catalogo Zeno Zoccheddu, al sostegno della Giunta Comunale, al Patrocinio della Regione e della Provincia e curata dall’Associazione Arte Internazionale. Al sindaco Ricci, Cavaliere dell’Omri e socio dell’Unci Cavalieri d’Italia di Perugia rivolgiamo ancora il nostro ringraziamento per averci accompagnato e spiegato con dovizia di particolari le bellezze architettoniche del palazzo e quelle delle opere d’arte esposte alla mostra .