Magazine Cultura
Eccomi quà con un'altra puntata della rubrica ARTE E BELLEZZA che ormai cade ogniqualvolta mi sento ispirata da qualcosa...
Questa volta l'ispirazione me l'ha data un film "Padrona del suo destino" che racconta la storia romanzata della vita di una poetessa e cortigiana veneziana... del suo amore per un nobile Marco Venier...un amore vissuto intensamente ma molto contrastato per le diverse posizioni sociali dei due amanti...
A Venezia, nel 1583, Veronica Franco, giovane e molto bella, è innamorata di Marco, ma la relazione tra i due non può andare avanti: lui è di famiglia aristocratica ed è destinato ad alti incarichi, lei non ha titoli nobiliari, anzi è circondata da fama discutibile a motivo del ruolo di cortigiana a lungo esercitato dalla mamma Paola. Vista impossibile ogni alternativa, proprio Paola avvia la figlia alla professione di cortigiana. Intelligente e capace di mettere a frutto la propria istruzione ed educazione artistica, Veronica diventa in breve la cortigiana più famosa e corteggiata di Venezia. Ma tutto ciò va a scapito della possibilità di rimanere con l'uomo che ama. Marco diventa senatore della Repubblica, mentre Veronica entra a contatto con uomini potenti e viene a conoscenza di segreti importanti. Venezia è in guerra, e le mogli devono rivolgersi a Veronica per avere notizie sui mariti e sugli sviluppi delle azioni belliche. Ma la minaccia turca incombe, Venezia ha bisogno di navi e bisogna chiederle al Re di Francia. Veronica riesce ad essere l'intermediaria decisiva per convincere il sovrano. Il tribunale dell'Inquisizione però accusa Veronica di stregoneria. La ragazza viene portata in giudizio ed è invitata ad ammettere le proprie colpe, pena la condanna a morte. Marco è presente e prende le difese di Veronica. A poco a poco, la situazione si ribalta. Tutti i nobiluomini che sono stati in compagnia di Veronica vengono alla scoperto e la donna riesce a salvarsi. Anche la storia d'amore con Marco può riprendere alla luce del sole.
Questo film è stato tratto dal romanzo inedito in Italia ,The Honest Courtesan di Margareth Rosenthal...
Secondo la critica, questo libro "ritrae in modo avvincente la figura di Veronica Franco nel contesto culturale, sociale ed economico di quell'epoca. Rosenthal sottolinea negli scritti di Veronica Franco il sostegno spassionato verso le donne indifese, le convinzioni molto forti sulle diseguaglianze e la natura politica e seduttiva delle sue poesie, scritte in versi usando un linguaggio altamente erotico. È l'introspezione di Veronica Franco nei conflitti di potere tra i due sessi e la consapevolezza di rappresentare una minaccia per gli uomini contemporanei che hanno reso così attuale le sue opere letterarie e le sue relazioni con gli intellettuali veneziani."
Ma adesso voglio parlarvi della vita di questa donna...VERONICA FRANCO
Veneziana, nata nel 1545, da Francesco e Paola Fracassa, visse appieno la stagione rinascimentale della poesia al femminile, celebrando senza falsi pudori eros e sensualità. Una donna, dunque, alunna di Venere e di Apollo, ispiratrice di forti e irripetibili sensazioni e sentimenti intensi, ma vivace ed attenta, abile e sagace nell'esprimere le proprie emozioni. Fra i dati certi che la riguardano, si tramanda che ella iniziasse la sua professione giovanissima, avviatavi dalla madre, anch'ella cortigiana rinomata e sua maestra d'arte erotica. Sposò il dottore Paolo Panizza, da cui si separò a 18 anni. Fu anche madre, pare di sei figli.Altre notizie certe riguardano il processo che subì da parte dell'Inquisizione, nel 1580, con l'accusa di avere avvinto a sé i propri amanti e di averli sottratti ai rispettivi doveri coniugali e civili, stregandoli con sortilegi e magie. È documentato che Veronica si autodifese brillantemente in dialetto veneto con accenti intensi e vibranti, che certamente colpirono l'uditorio, infatti ella fu prosciolta dall'accusa.Certamente se oggi è possibile leggere i versi della Franco, gran parte del merito spetta a Domenico Venier, stimato dai più illustri letterati del suo tempo, il quale aveva costituito nel suo salotto un vero e proprio cenacolo letterario di grande prestigio. Frequentato tra gli altri, da Giorgio Grandenigo, Celio Magno, Bernardo Tasso, Sperone Speroni. Tra il Venier e la Franco vi fu una fitta corrispondenza; l'epistolario fu pubblicato nel 1580 e ripubblicato dal Croce. Nel 1591, il 22 luglio, Veronica sarebbe morta. Dal 1580, anno della pubblicazione dell'epistolario e del fatidico processo, fino al 1591 non vi sono documenti di una qualche attività, il che parrebbe accreditare l'ipotesi, non veritiera, che gli ultimi anni siano stati trascorsi in penitenza.(Biografia tratta da http://www.liberliber.it/, a cura di Vittoria Caso)
Sopra vi ho detto che Veronica era anche una poetessa...cercando su Internet ho trovato questo file pdf sempre sul sito dal quale ho tratto la sua biografia. Sono rime molto belle...se volete leggerle cliccate QUI e poi se vi va commentate pure e ditemi che cosa ne pensate, sia delle rime che del film...
TRAILER DEL FILM IN LINGUA ORIGINALE
Anche voi lo avete visto? Avevate già sentito parlare di Veronica Franco e delle sue rime? Cosa ne pensate?
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