ARTE: I collage di Beatrice Cosimi

Beatrice Cosimi è un'artista toscana nata nel 1986 nei pressi di Livorno, attualmente basata a Firenze. Ha conseguito la laurea in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2014 , e qui ha avuto la possibilità di sperimentare e sviluppare svariate tecniche pittoriche e decorative, fra cui la tecnica del collage, a cui è molto affezionata. Fin dall'adolescenza, Beatrice ha sempre avuto, oltre che una grande passione per l'arte in tutte le sue forme, anche una particolare predilezione al collezionismo. "Mi è sempre piaciuto accerchiarmi di vecchi oggetti, riviste, giocattoli appartenenti ad epoche passate", ci racconta, "un po' per gusto estetico e un po' perché speravo che un giorno sarebbero servite a qualcosa, e in effetti così è stato. Il mio lavoro è multiforme e si espande su vari fronti, adoro la tecnica mista ma anche il puro collage analogico".

La passione di Beatrice per l'arte, in particolare per i collage, è iniziata all'età di 19 anni circa: "all'inizio mi divertivo semplicemente a incidere e scarabocchiare su delle vecchie fototessere, in seguito passai all'uso della carta per manomettere l'immagine e creare personaggi divertenti". La vera nascita del suo lavoro attuale risale però a un giorno di fine estate nel 2009, quando degli amici le proposero un bagno in piscina anziché al mare. "Essendo nata sulla costa e quindi abituata al mare aperto", ci spiega l'artista, "vedevo la vasca come un ambiente meno divertente così decisi di comprare una di quelle macchinette subacquee usa e getta per fare fotografie ai corpi immersi sfruttando la chiarezza dell'acqua, ma nello sviluppo vidi che erano tutte ammezzate, a chi mancava la testa, a chi una gamba o altro, così cercai di modificarle con la carta". Nacque così la sua prima serie “Collage in the pool”.

Fra i tanti artisti che hanno influenzato il suo percorso artistico, Max Ernst ha influito molto sull'evoluzione del suo stile con i suoi soggetti umanizzati surreali, ma soprattutto con i suoi collage in bianco e nero, meno famosi dei suoi dipinti ma altrettanto significativi. Anche il carattere onirico di Grete Stern è stato una grande fonte d'ispirazione: i suoi collage fotografici erano spesso di stampo pubblicitario ma estremamente espressivi e soprattutto rivoluzionari, per il messaggio intrinseco che avevano, legato alla lotta per l'affermazione dei diritti femminili.

Beatrice definisce il suo stile 'ibrido, surreale ma allo stesso tempo contemporaneo. "Mi piace pensare al mio lavoro come a una rappresentazione narrativa di scene di vita quotidiane. Sebbene i principali soggetti che uso siano figure antropomorfe e soggetti a volte bizzarri, credo che i miei collage siano strettamente collegati alla realtà; raccontano in maniera a volte ironica, a volte sarcastica e ambigua, i tratti tipici della nostra cultura". Per creare le sue opere, Beatrice prende spunto da persone conosciute, da esperienze vissute in prima persona, spesso anche da eventi di cronaca. In questo senso, agiscono come una metafora: dietro ogni immagine, esiste un messaggio, una filosofia o un'ideologia. Per questo il suo scopo principale è raggiungere l'occhio di chi le guarda e riuscire a suscitare in loro memorie, nuove visioni e differenti prospettive.

L'artista crea le sue opere sperimentando con materiali diversi. Spesso mescola fili e vernice, carta e fotografia, lana e inchiostro. Solitamente recupera vecchie riviste d'arredamento anni '80 dai mercatini dell'usato o da giornali di moda ereditati da sua madre e tramite ritagli su ritagli, cerca di creare scenari fantastici e surreali totalmente analogici, eseguiti esclusivamente con l'uso di carta e colla.
Tra questi la sua ultima serie intitolata paradossalmente “Paper on Paper”, in cui ha cercato di trasformare paesaggi in scenari fantastici, volti in maschere, in un susseguirsi di colori e forme composti insieme sulla base di un linguaggio ironico ma contemplativo. Il collage qui, vuole acquisire una nuova forma, proprio perché per Beatrice questa tecnica non è solo carta su carta ma è un mescolarsi di pazienza su passione, armonia su caos, sogno su realtà.

Fra i progetti per il futuro di Beatrice c'è la volontà di provare a creare collages in grande formato. Inoltre, è già in fase di creazione, la costruzione di un sito dove poter eseguire dei ritratti personalizzati su commissione, sempre con questa tecnica. Per quanto riguarda i sogni nel cassetto, vorrebbe riuscire a scrivere e/o illustrare con la carta una bella storia fantastica per qualche casa editrice. Potete vedere tutti i lavori di Beatrice sul suo sito, dove è possibile avere una panoramica completa del suo percorso. I suoi collage sono acquistabili sul sito Society6.

Immagini di Beatrice Cosimi
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9 dicembre 2015