Hanno aperto da qualche giorno – con un nuovo e più ricco allestimento – le sale dedicate all’arte islamica al Metropolitan Museum of Art di New York: o meglio, all’arte “of the Arab Lands, Turkey, Iran,
Central Asia, and Later South Asia“; il termine “islamico” è usato solo nel catalogo, che sto avidamente sfogliando (un piccolo priviegio della professione): “Capolavori dal dipartimento di arte islamica”. Tra le sale del nuovo allestimento, due sono dedicate alla Turchia e prendono nome dalla famiglia Koç che le ha sponsorizzate: la prima – numero 459 del museo – con oggetti provenienti da tutto l’Impero (soprattutto tappeti, tessili, armi e armature), la seconda – numero 460 – con oggetti provenienti dalla Corte di Solimano il Magnifico (tra cui la tuğra del sultano: la firma calligrafica, in questo caso in inchiostro, acquerello e oro su carta).