Negli ultimi anni la distanza fra arte e moda si è sempre più accorciata; l’arte è spesso il punto di partenza, fonte d’ispirazione e stimolo per molti stilisti. D’altro canto la moda non è ritenuta un’arte “nobile”, forse per questo molte Maison internazionali hanno iniziato un percorso all’interno dell’arte allocando una parte dei loro ricavi per l’acquisto di opere d’arte o per il finanziamento di Fondazione omonime. La Fondazione Louis Vuitton ne è l’ultimo esempio, fra i nomi consolidati, troviamo la Fondazione Cartier, LaFondazione NicolaTrussardi diretta da Massimiliano Gioni, Il Museo Ferragamo, La Fondazione Maramotti, titolari di Max Mara e la Fondazione Prada Le fondazioni private, nascono principalmente per rispondere all’esigenza di essere sedi espositive delle opere “accumulate” nel tempo dai legittimi proprietari seguendone il gusto personale; con l’apertura di questi spazi espositivi viene data al pubblico la possibilità di vedere opere che normalmente non vengono presentate nei circuiti museali tradizionali. Nell’ultimo periodo c’è stata un’evoluzione che ha portato le Fondazioni a superare questa barriera, iniziando a finanziare artisti contemporanei; interagendo e confrontandosi con essi con una serie di eventi, mostre e premi. Alcuni premi prestigiosi sono frutto della collaborazione con le principali istituzioni museali. Il format dà la possibilità di vincere, oltre ad una quota in denaro, l’opportunità di esporre in luoghi importanti, di essere acquistati da collezioni private o di partecipare a delle residenze d’eccellenza. Il Premio Furla per l’Arte nasce nel 2000 in collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, la Fondazione Carisbo e il MAMbo. Il premio, curato da Chiara Bertola, è stato concepito per dare maggiore visibilità, valorizzazione e sostegno agli artisti italiani emergenti con l’obiettivo specifico di fornire una panoramica esaustiva della creatività contemporanea nel Paese. Ogni edizione è affidato ad un artista di fama internazionale che crea una diversa immagine grafica la quale diventa il tema del premio. Fino ad ora hanno collaborato con la Fondazione Furla, artisti come Joseph Kosuth, Ilya Kabakov, Lothar Baumgarten, Michelangelo Pistoletto, Kiki Smith , Mona Hatoum e Marina Abramovic, Christian Boltanski e Jimmie Durham e Vanessa Beecroft. Il premio biennale Max Mara Art Prize for Women riflette lo stretto rapporto che Max Mara intrattiene sia con il mondo femminile sia con il mondo dell’arte. È aperto a ogni forma di arte, focalizzandosi sul lavoro di giovani artisti donne residenti nel Regno Unito alle quali viene chiesto di dare vita ad una nuova opera d’arte durante la residenza di sei mesi in Italia che poi viene acquisttaa dalla Fondazione Maramotti (proprietario del MaxMara group). Hugo Boss Prize è il premio biennale d'arte contemporanea gestito dalGuggenheim Museum e sponsorizzato dalla maison di moda maschile. Grazie alla partnership con il prestigioso museo, fin dalla sua prima edizione nel 1996, il premio ha riscosso notevole importanza e il riconoscimento è andato a nomi sulla cresta dell'onda, come Matthew Barney, Rirkrit Tiravanija e Tacida Dean rafforzandone il successo e la visibilità internazionale.
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