ALCUNI RICERCATORI HANNO USATO UNA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE PER CREARE UN COMPOSTO che è 1.200 volte più specifico nel distruggere determinati tipi di cellule tumorali dei farmaci attualmente disponibili. Il nuovo composto è derivato dall’artemisinina, principio attivo estratto dall’assenzio romano (artemisia annua), un’erba usata nella medicina cinese da almeno 2.000 anni e che è mangiata in insalata in alcuni paesi asiatici. Gli scienziati hanno fissato un dispositivo chimico all’artemisinina che designa selettivamente il prodotto a colpire le cellule tumorali, risparmiando le cellule sane. “Il composto è paragonabile ad un agente speciale che innesca una bomba all’interno della cellula”, ha detto il professore di chimica Tomikazu Sasaki, che ha collaborato a sviluppare il composto. Il composto che Sasaki e collaboratori hanno sviluppato uccide circa 12.000 cellule cancerose per ogni cellula sana. Mentre i trattamenti del cancro procedono sempre allo stesso modo, notizie circa un nuovo composto meno dannoso sono incoraggianti. Poter utilizzare un trattamento che non sia più dannoso della malattia è un obiettivo da raggiungere nella lotta contro cancro. Lo svantaggio più grande di un trattamento convenzionale come la chemioterapia è che non fa distinzione e distrugge le cellule sane insieme a quelle tumorali. Un effetto secondario tipico e molto pericoloso della chemio è la distruzione di cellule in fase di moltiplicazione veloce come quelle presenti nel:
• Midollo osseo, che producono il sangue.
• Sistema digestivo.
• Sistema riproduttivo.
• Follicoli dei capelli.
Redatto da Pjmanc: www.ilfattaccio.org