Arthur Rimbaud disegno di Paul Verlaine, 1895
Oggi pomeriggio, oltre ad avere cominciato il libro Volevo solo essere adorata di Marcella Andreini alias Orlando, ho comprato il libro Una stagione all'inferno, l'opera più rappresentativa di Arthur Rimbaud.
Non è la prima volta che parlo di lui e della sua opera (vedi qui, qui, qui e qui) quindi spero che non vi disturbi se parlo ancora di lui. Anzi, desidero parlare di lui.
Una stagione all'inferno è stata scritta dopo che Verlaine l'ha ferito alla mano sparandogli a Bruxelles
Un epilogo alla francese di Jef Rosman, 1873
ovvero Arthur Rimbaud ricoverato dopo esser stato ferito
Recentemente poi ho scoperto questo video di Radiotre che racconta in audio la storia.
L'angolo della tavola di Henri Fantin-Latour, 1872
(Rimbaud è il secondo a sinistra in basso)
L'autunno di già! ... ma perché rimpiangere un eterno sole, se siamo impegnati nella scoperta della chiarezza divina, - lontano da chi muore sulle stagioni.
L'autunno. La nostra barca alta nelle brume immobili volge verso il porto della miseria, la città enorme dal cielo chiazzato di fuoco e di fango. Ah! gli stracci putridi, il pane inzuppato di pioggia, l'ubriachezza, i mille amori che mi hanno crocifisso! Non la smetterà dunque mai questa lamia, regina di milioni di anime e di corpi morti e che saranno giudicati! mi rivedo con la pelle corrosa dal fango dalla peste, pieno di vermi i capelli e le ascelle e vermi ancor più grossi nel cuore, disteso tra gli sconosciuti senza età, senza sentimento... Avrei potuto morirci... Orrenda evocazione!