La lontananza fa all'amore quello che il vento fa al fuoco: spegne il piccolo, scatena il grande. Roger de Bussy-Rabutin, Storia amorosa delle Gallie, 1666
Innumerevoli coppie decidono di chiudere la loro love story perché distanti l’uno dall’altro. Spesso e volentieri capita che, per svariati motivi, non si possa abitare vicini e dunque si sia costretti a una relazione a distanza: capita un po’ a tutti almeno una vita nella vita, e per quanto ci si possa ripetere che è qualcosa di più difficile da affrontare rispetto “al normale”, è una cosa che succede.
Cerca il contatto fisico. Vivendo a distanza viene meno la componente fisica, afferma Tacca, e senza fisicità si tratta di una relazione affettivo-amicale. «Le tecnologie assicurano un contatto emotivo. Manca il contatto fisico». Cosa fare? Vedersi il più possibile, assicurandosi momenti esclusivi da condividere: «I modi - puntualizza l'esperto - devono essere concordati, ma non in maniera ferrea, per evitare che l'incontro sia vissuto come costrizione». La programmazione è fondamentale: nei momenti duri, sapere che in quella data precisa si starà insieme può essere una consolazione!
Trova l'equilibrio. Non sempre la distanza è una scelta condivisa. «In un rapporto non può mai sacrificarsi uno solo, anche se molte coppie mal funzionano così», chiarisce l'esperto. Cosa fare? Se la distanza è inevitabile, occorre un compromesso che vada bene a entrambi. « Può essere di aiuto - aggiunge Tacca - ripensare agli aspetti positivi del legame, alle ragioni per cui si è deciso di affrontare un rapporto a distanza. Riconsiderare le origini sarà un sostegno nei momenti critici, sempre che quelle motivazioni siano ancora valide».
Non controllarlo con il cellulare. Le moderne tecnologie assicurano una comunicazione in tempo reale: ci si può parlare, scrivere, vedere. Ma non toccare. Cosa fare? «La tecnologia - avverte lo psicologo Tacca - non deve diventare mezzo esclusivo per mantenere il legame. Non può sostituire il calore di un rapporto più vicino». Se poi cellulari, webcam, social network diventano strumenti di controllo assillanti bisogna chiedersi da dove nascano i dubbi e chiarirsi. In una relazione a distanza è fondamentale la fiducia. Senza, un rapporto già complicato diventa impossibile.
Confidagli le tue nostalgie. E' inevitabile la malinconia. «La nostalgia - dice lo psicologo - sottende emozioni di tristezza, a volte unite a rabbia, causate dal tema del distacco da una figura significativa». Cosa fare? «Se la coppia è solida potrà affrontarla in modo sicuro, meglio se in vista di un obiettivo comune, come il progetto di un futuro condiviso», spiega Tacca. E' utile parlarne: «Le confidenze creano uno spazio di condivisione significativo in una re, lazione matura. Ci si avvicina e il rapporto diventa più profondo».
Non temere di essere lasciata. Chi vive una storia a distanza può essere ossessionato dalla paura di essere lasciato. «Alla base - chiarisce lo psicologo - può esserci un rapporto non abbastanza solido». Cosa fare? Se uno dei due ha difficoltà ad affrontare il distacco «dovrà essere l'altro - suggerisce Tacca - a rassicurare la parte più fragile della coppia: non è un sacrificio inutile. In una relazione paritetica - conclude - chi ha sostenuto il partner in questo caso sarà a sua volta aiutato in altri aspetti per lui più critici».
Non entrare in competizione. «Chi reagisce con rabbia al distacco - spiega Tacca- sente l'allontanamento come un rifiuto». Cosa fare? «In questo caso - osserva lo psicologo - è importante non lasciarsi trascinare in meccanismi di sfida nei confronti dell'altro. Questo porta solo a tradimenti o alla ricerca di mezzi per ferire il partner e fargliela pagare. Un rapporto di coppia paritario e maturo, in cui entrambi sono parte attiva nel dare e ricevere, è fondato sulla collaborazione, non sulla rivalità!» (fonte: style.it)
"E se un giorno ti senti solo
alza lo sguardo e ricordati che siamo sotto lo stesso cielo".