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Artigianato e gastronomia della Val d’Aosta

Da Annaemy @Annaemily2
Artigianato e gastronomia della Val d’Aosta
Dopo aver ammirato panorami mozzafiato, montagne maestose, valli ed antichi castelli, vediamo ora un breve panoramica sull’artigianato e la gastronomia della Val d’Aosta:







- L’artigianato -
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L'arte pastorale e l'artigianato sono strettamente connessi al tipo di vita che si svolge nell'ambiente alpino. Gli strumenti di lavoro, i mobili, le umili stoviglie che il montanaro si fabbricava, sono stati gli oggetti nei quali ha estrinsecato il suo senso artistico e la sua capacità creativa elevandoli, da semplici oggetti di uso, a piccoli capolavori dell'arte popolare. Il legno e la pietra sono trattati e accostati in mille modi ottenendo forme e composizioni che spesso, non sono solo dettati da motivi strettamente funzionali, ma ispirati da una inventiva artistica di straordinaria freschezza.
Artigianato e gastronomia della Val d’AostaOggi, questo patrimonio è protetto e la produzione di oggetti e arredi di legno, ai quali si aggiungono le preziose stoffe e i finissimi pizzi di Cogne, viene valorizzata e commercializzata con una notevole resa economica. Alla fine di gennaio, nel giorno di S. Orso e a metà estate, si svolgono ad Aosta le fiere dell'artigianato e dei prodotti tipici, che richiamano visitatori da tutta Europa.
Artigianato e gastronomia della Val d’Aosta

- La gastronomia -
La tradizione gastronomica della valle d'Aosta deriva, in gran parte, dalle valli laterali. Le caratteristiche fondamentali della sua cucina sono i cibi naturali e genuini e la semplicità, ai quali si aggiunge, tassativa, la cottura sul fuoco di legna. Ma semplicità non vuol dire mancanza di gusto e di fantasia.

artig e grastrLa fontina è il formaggio tipico valdostano che la cucina ha valorizzato, inserendolo in numerosi primi e secondi piatti. Con la fontina, anche la polenta, cibo tra i più comuni e poveri, è entrata da "signora", pasticciata o amalgamata con altri ingredienti, nei migliori ristoranti. Negli antipasti dominano "saucisses" stagionate, "baudins" (budini di patate e sangue) e "motzetta" di camoscio o di vitello. Tra i primi piatti citiamo la "Soupe a la Valpellineunze" e quella "a la Cogneintze", entrambe a base di brodo, pane nero e fontina. Tra i secondi "la carbonnade" e "le fricandeau". Né mancano numerose ricette che hanno per protagonista la trota dei torrenti vallivi: famosa e delicatissima la "Truite au Bleu".
Non può mancare, in questo, purtroppo incompleto, panorama gastronomico, un accenno ai superbi vini valdostani: il Donnaz, il Blanc de Morgex, l'Anfer, il Torretta, il Chambave. E, per finire, le stimolanti grappe ed il corroborante "genepy", accompagnati dal "Café a la Cogneintze" servito,
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fiammeggiante, nella grolla dell'amicizia.

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