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Ormai è quasi un refrain, triste quanto realistico: l'energia in Italia costa troppo, soprattutto alle imprese. Questa volta l'allarme parte da Daniele Riva, presidente del Cenpi (il consorzio di energia di Confartigianato) e di Confartigianato Lecco: alle aziende artigiane italiane l'elettricità costa il 31% in più rispetto alle piccole imprese del resto d'Europa, e l'89% in più rispetto alle tariffe delle grandi imprese nostrane.
Qualche buona novità dovrebbe arrivare dal Decreto legge sulla competitività, che prevede numerose misure taglia-bollette in grado di ridurre la sperequazione a favore delle grandi imprese energivore e che troppo spesso, finora, ha visto proprio le aziende più piccole soccombere sotto prezzi troppo elevati per le forniture.
Di questo parere anche Riva: «È un primo, concreto passo su un percorso che dovrà rimodulare le tariffe a partire dai cosiddetti oneri generali di sistema, cioe' quelle quote aggiuntive che vanno a finanziare le opere di interesse pubblico, ad esempio smantellare le centrali nucleari in disuso e smaltirne le scorie».
A beneficiare degli 800 milioni di euro previsti dal decreto, secondo Confartigianato, saranno quasi un milione di soggetti, in gran parte artigiani, mentre negli anni scorsi i vantaggi avevano riguardato solo poche migliaia di fortunati. Non bisogna però dimenticare che si può risparmiare in bolletta anche scegliendo oculatamente il proprio fornitore: su SosTariffe si possono trovare tutte le promozioni più convenienti.