Magazine Arte

Artista del giorno 23 – Vincent Van Gogh

Creato il 20 ottobre 2014 da Creativeproject

Perché invece di cercare di rendere esattamente ciò che ho davanti agli occhi, mi servo del colore in modo più arbitrario per esprimermi con intensità. Comunque lasciamo stare la teoria, voglio darti un esempio di ciò che intendo dire. Vorrei fare il ritratto di un amico artista che sogna i grandi sogni, che lavora come l’usignolo canta perché questa è la sua natura. Quest’uomo dovrebbe essere biondo. E vorrei mettere nel quadro la stima e l’amore che ho per lui. Lo ritrarrei dunque così com’è, più fedelmente possibile, per cominciare. Ma il quadro non sarebbe terminato così. Per finirlo farò il colorista arbitrario. Esagererò il biondo dei capelli, arrivando ai toni arancione, ai gialli cromo, al limone pallido. Dietro la testa, invece di dipingere il muro banale del misero appartamento, dipingerò l’infinito, farò uno sfondo semplice del blu più ricco, più intenso che riuscirò ad ottenere; da questa semplice combinazione, la testa bionda, illuminata su questo sfondo blu sontuoso, rende un effetto misterioso come di stella nell’azzurro profondo.

Ah caro fratello… e le persone per bene vedranno in queste esagerazioni solo della caricatura.

VAN GOGH , Lettere a Theo

Non vorrei scrivere molto su quest’opera; credo che quello che ha scritto Van Gogh stesso, quello che ha descritto impeccabilmente, sia già la grandezza di questo artista. Un artista che ha già così chiaro ciò che vuole raffigurare ancora prima di farlo; quell’amico sognante e fatto di sogni, con un colore quasi caricaturale, quel giallo, che nella sua natura di “colorista arbitrario” diventa la raffigurazione gloriosa del creato (la sperimentazione di quell’Alta nota gialla) e con la grandezza dell’Infinito alle sue spalle. Quel cielo stellato così caro dagli artisti di ogni secolo, diventa qui segno dell’eternità dell’artista. Eugéne Boch diventa volto d’artista che ha schiacciato tempo e spazio diventando eterno, con quell’aureola che si viene a creare tra la testa e il cielo blu, l’aureola dei Santi (già morti, quando sono in vita è quadrata) la cui memoria diventa eterna.

Oggi come allora vale sia il suo ritratto che la descrizione che ne fa Van Gogh. E’ tutto così contemporaneo, o meglio fuori tempo: eterno.

Donata

2 Van Gogh - Ritratto di Eugéne Boch
Van Gogh – Ritratto di Eugéne Boch


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog