"Artisti Italiani e Simbolismo (Sempre Meno) Occulto"

Da Risveglioedizioni
Negli ultimi anni ci siamo occupati in diverse occasioni delle commistioni tra industria dell'intrattenimento e poteri occulti. Con l'ausilio di simbolisti ed occultisti abbiamo imparato a riconoscere i simboli con cui alcuni poteri amano segnare i loro pupilli - artisti incaricati di diffondere il loro triste verbo - come cagnetti apprensivi indaffarati a marcare il territorio...
Ci siamo fatti qualche idea sul perché un gran numero di artisti accondiscendano ben volentieri ad essere sfruttati per diffondere l'iconografia ed i 'valori' della parrocchia materialista; abbiamo esaminato le possibili cause legate alle tecniche di plagio e controllo mentale (v. correlati), ma abbiamo anche sottolineato la possibilità che alcuni artisti scelgano deliberatamente, forse non sempre in piena consapevolezza, di votarsi alla diffusione di una determinata 'cultura' in cambio di fama e soldi. E' nota l'intervista rilasciata nel 2004 dal celebre autore Bob Dylan nella trasmissione 60 Minutes trasmessa dalla CBS, in cui asseriva di dovere la propria fama ad un patto stipulato con il 'Capo dei Capi.' Alla domanda sul perché continuasse a stressarsi nei tour nonostante l'età non più giovane, Dylan ha risposto che si tratti di un obbligo incluso in un patto stipulato molto tempo fa; un patto con colui che "comanda su questo mondo e sul mondo invisibile." Ecco il video (canale YT HugoWeaVingItaly):
"Molti fan di Dylan sostengono che si riferisse a Dio. Ma dopotutto che senso avrebbe un patto stipulato addirittura col Creatore Infinito per diventare ricco e famoso in questo mondo?" (Fonte). L'unica possibilità che ci sentiamo di escludere è che Dylan stesse facendo ironia, a giudicare dall'espressione sul suo viso. Altro esempio eclatante è l'intervista rilasciata allo Independent da Nicole Scherzinger, voce delle Pussycat Dolls, in cui l'artista ha affermato senza mezzi termini che per avere successo nel mondo dello spettacolo sia necessario obbedire a 'ordini superiori', dimenticare i propri valori e diventare una troia. "Insomma, vendere l'anima al diavolo." Per non parlare del primo video prodotto da MTV, di cui ci occupammo in un vecchio post, in cui il pezzo degli Lcd Soundsystem faceva da accompagnamento a una sorta di video-corso accelerato su come diventare famosi ingraziandosi i poteri occulti padroni dell'industria discografica. In casi del genere il messaggio risulta così esplicito che si fatica a non sospettare che siano solo scherzi di dubbio gusto. Ed in Italia? Ad ogni modo, in linea di massima fino ad oggi la nostra attenzione si è concentrata su artisti e prodotti emersi nei mercati inglesi e americani e poi diffusi in tutto il mondo grazie alla ricchezza economica e la potenza di fuoco delle industrie mediatiche di tali paesi. Inoltre nell'ambiente italiano - se si esclude una manciata di testi musicali frutto più dello spirito emulativo individuale che di precise campagne di ingegneria culturale - non si riscontravano connotati eclatanti come nei prodotti anglofoni. Poi progressivamente il contesto è andato modificandosi anche da noi, col risultato che il panorama artistico italiano ha finito per diventare un cocktail, curioso da osservare, di prodotti in parte improntati sui canoni tradizionali della nostra cultura pop - quindi buoni sentimenti e solarità con frequenti sconfinamenti nel moralismo di marca cattolica - e in parte sull'edonismo saturniano, perennemente indaffarato ad apparire quanto più cinico, trasgressivo e sulfureo possibile. Abbiamo guardato molti video sul tema, alcuni grazie a segnalazioni ricevute da amici e lettori, ed altri spulciando i canali YouTube che si occupano di simbolismo occulto nella cultura pop. Alla fine la scelta è caduta su quelli a nostro avviso più rappresentativi. Si parte da una analisi dei presunti rapporti tra il rapper Fabri Fibra e la massoneria (molto interessante la parte del concerto, in conclusione). Dopodiché ci spostiamo ad ammirare il video Dannati Forever di Elio e le Storie Tese; realizzato in stile Monthy Python, che potrebbe essere letto come una parodia, ma che ad un livello più profondo lascia sensazioni ambigue. Chiudiamo la rassegna con un altro pezzo di hip hop italiano firmato da Mr. Phil in collaborazione con altri artisti, nel quale sono denunciate le ingerenze dei poteri occulti nell'ambiente della industria musicale. Buona visione...


Fonte: Anticorpi.info

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