Sguardi sottesi di malinconia
Sguardi persi nell’oblio di un’attesa
Sguardi ameni, felici, entusiasti
Occhi socchiusi in estasi estreme anelanti universi alieni
Occhi maliziosi di adolescenti vite
Occhi inquietati di mature bambine stese al filo sottile del tempo nella sicura consapevolezza che i disegni del fato non le riguarderanno
Occhi arcigni di guardiane della perenne inalterabilità del tempo
Sguardi acerbi di bambine perennemente incatenate alle lunghe chiome di donne mature,
per loro parte avvinghiate alle lunghe spire di un albero della vita
Sguardi di adolescenti eteree,
strane dee pagane impastate da tavolozze rinascimentali
preparate nell’alchimia di botteghe d’altri tempi
Sguardi di Madonne intrise di profana bellezza,
pur sempre donne impastate di luminose ipnosi,
capaci di avviluppare gli sprovveduti osservatori e trascinare
nelle spire di mondi fantastici tutti i passionali cultori delle arti della mente.
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